SOFIA. «Il mondo si è molto interconnesso: quindi ogni avvenimento che avviene in un paese importante, e l'Italia è un paese importante, è seguito con attenzione anche all'estero. Naturalmente questa considerazione non muta in nulla il fatto che la sovranità sia demandata agli elettori». Così il presidente Sergio Mattarella a Sofia rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di ieri sul referendum dell'ambasciatore americano in Italia. Quello del referendum costituzionale è un passaggio da vivere «serenamente» ed è normale in un mondo sempre più interconnesso che sia seguito con grande attenzione anche all'estero, ha spiegato il presidente Sergio Mattarella dall'ambasciata italiana a Sofia, dove si trova in visita ufficiale. «Il mondo è diventato, non dico piccolo, ma molto più interconnesso, e ogni cosa che avviene in un Paese si riverbera negli altri Paesi». A titolo di esempio il capo dello Stato ha citato quanto successo con il referendum in Gran Bretagna. Ciò detto, interpellato anche sulle dichiarazioni di ieri dell'ambasciatore americano Phillips, Mattarella ha chiarito che in ogni caso la sovranità resta agli elettori italiani. Poi Mattarella ha aggiunto, commentando il discorso di Juncker sull'Ue: «Non c'è dubbio che la risposta più urgente è dare prospettive per i giovani su crescita e occupazione: questa è l'esigenza prioritaria dell'Unione europea».