ROMA. L'imperativo di Beppe Grillo è chiaro: bisogna andare avanti. E per fare questo il comico genovese decide di trascorrere un'altra giornata nella Capitale per continuare a puntellare il Movimento Cinque Stelle di fronte allo tzunami che ha colpito la giunta guidata da Virginia Raggi, imponendo la sua linea. Nessun cambio al vertice nazionale, al momento, mentre salta in blocco il mini direttorio romano per creare un rapporto diretto, senza intermediazioni, tra il leader e i vertici della Giunta Capitolina.
Via anche Raffaele de Dominicis, pomo della discordia e inviso a una parte del movimento. E, infine, stop a qualsiasi trattativa sulle Olimpiadi. Ad annunciare che l'ex magistrato della Corte dei Conti non farà parte della squadra capitolina è la sindaca Virginia Raggi con un post in cui spiega che il diretto interessato non avrebbe assunto l'incarico perchè non in linea con «i requisiti del M5s». Poche righe che precedono di poco la notizia che l'ex candidato al bilancio è indagato per «abuso d'ufficio». Una nuova tegola per la prima cittadina della Capitale, che ripete comunque di non voler mollare e di andare «avanti», e di conseguenza per l'intero M5s. Un nuovo tassello che mette ancora di più in evidenza le distanze che si stanno creando tra il Campidoglio ed il Movimento. Spia ne è anche la decisione del mini direttorio romano (composto tra gli altri dalla senatrice Paola Taverna) di rimettere l'incarico - dopo il pressing del leader - proprio per consentire a Grillo di gestire direttamente i rapporti con la Raggi. Tra comico e prima cittadina romana i rapporti continuano ad essere freddi. Dopo la telefonata di ieri, Grillo ha trascorso buona parte della giornata nel solito albergo dove alloggia quando si trova a Roma.
L'hotel è stato scelto come base operativa in cui riunire i componenti del direttorio nazionale e decidere la linea. Un pò alla spicciolata i big grillini arrivano a rapporto, ultimo in ordine di tempo Alessandro Di Battista. Oltre tre ore di incontro per ridefinire le priorità e soprattutto concordare la linea da tenere sul 'dossier Campidoglio«. L'intenzione di Grillo è quella di continuare a sostenere la prima cittadina gestendo però in prima persona ogni singolo problema: »Questa cosa la mettiamo a posto e andiamo avanti«, ribadisce anche a Dario Fo che in un'intervista ad Avvenire racconta del suo colloquio con il comico genovese. E che l'aria sia cambiata radicalmente lo dimostra anche la notizia, anticipata ieri sia da Di Maio che da Di Battista, che il comune di Roma dirà di no alla candidatura della Capitale per i giochi Olimpici del 2024. Ad ufficializzarlo sarà sempre la sindaca la prossima settimana con una conferenza stampa.
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