PALERMO. La prima commissione Affari istituzionali dell'Ars ha approvato a maggioranza la riforma della legge elettorale per gli enti locali. I punti principali del testo prevedono l'eliminazione dei ballottaggi, l'eliminazione del voto confermativo - ritorna dunque il cosiddetto effetto trascinamento -, il premio di maggioranza per la lista o la coalizione che superano il 40% e la possibilità di terzo mandato per il sindaco. Il ddl deve ora passare all'esame dell'Aula, in base a quanto stabilito dall'ultima Conferenza dei capigruppi dovrebbe essere approvato entro la fine della sessione estiva prevista il 10 agosto. Un fatto che Gianfranco Miccichè, commissario di Forza Italia in Sicilia, considera una "vera rivoluzione democratica e io non posso che esserne felice. Oggi ha vinto la politica e la politica ha fatto vincere la democrazia". "I ballottaggi - dice Miccichè -, mutati ormai gli scenari del Paese, creavano un vulnus di rappresentanza, per cui a vincere non era mai il progetto politico voluto dalla gente, ma il sindaco meno peggio, come ampiamente dimostrato dalle ultime amministrative. Per la prima volta si annullano i ballottaggi, ancora una volta la Sicilia è laboratorio di buona politica". Dello stesso parere Vincenzo Figuccia, vice capogruppo del partito di Berlusconi all'Ars: "È un buon modello la legge elettorale sui comuni siciliani che abolisce il ballottaggio. Quello votata oggi in commissione è senz'altro un viatico che restituisce alla politica il suo primato senza cedere ai populismi modello Cinquestelle". "A questo punto - continua Figuccia - penso che anche sull'Italicum Forza Italia debba avere lo stesso atteggiamento. Il ballottaggio è da abolire perché darebbe man forte solo all'antipolitica e a coloro che non hanno alcuna preparazione per affrontare l'esperienza di governo. In Sicilia oggi abbiamo dato un buon segnale".