PALERMO. «Non vi sono cause di incompatibilità»: il deputato Francesco Riggio, coinvolto nell'inchiesta Ciapi di Palermo e condannato dalla Corte dei Conti, conserva il suo scranno all'Ars. La decisione della commissione verifica poteri del Parlamento regionale, convocata per esaminare il reclamo dell'ex parlamentare Giuseppe Apprendi, è stata comunicata oggi in aula dal presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone.
Riggio, primo dei non eletti nella lista del Pd in provincia di Palermo alle ultime regionali, è arrivato a Sala d'Ercole dopo le dimissioni di Fabrizio Ferrandelli. Apprendi è risultato secondo dei non eletti nella stessa lista. Subito dopo il suo insediamento all'Ars, Riggio ha aderito al gruppo Misto.
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