ROMA. E' ancora il segno meno a caratterizzare i ballottaggi delle comunali: il dato definitivo si è attestato al 50,54%, oltre 9 punti percentuali in meno rispetto al primo turno (59,94%). Quindi, un elettore su due ha preferito non recarsi al seggio, una tendenza che è andata oltre ogni peggiore aspettativa a Napoli, dove il dato definitivo è stato del 35,98% contro il 57,22 del 5 giugno.
Valori leggermente più alti in Sicilia, dove alle urne si sono recate 145.863 persone, ovvero il 52,48% degli aventi diritto. Circa il 13 per cento in meno del 65,73% del primo turno. Il risultato migliore ad Alcamo, con una affluenza al ballottaggio del 59,86%, maglia nera Lentini con 43,72 per cento.
Un calo marcato, quindi, che spiega le flessioni di presenze archiviate negli altri 5 capoluoghi di regione, anche se sono state più contenute. A Roma la frenata di elettori alle urne sfiora i 7 punti percentuali, infatti il dato definitivo è stato del 50,19% rispetto al 57,02 del primo turno. Calo ragguardevole anche a Bologna, con una percentuale definitiva del 53,15% (59,65% al primo turno), a Milano, con il 51,8% (54,65),a Torino, con il 54,41% (57,17) e Trieste, fotografata al 47,48% (53,45).
Il dato dell'affluenza non migliora se si prendono in esame le altre 14 città capoluogo di Provincia andate al voto. A Benevento la percentuale di cittadini alle urne è stata del 58,71% (era stata del 78,53 al primo turno), a Brindisi il 41,46% (67,89), a Carbonia il 53,97% (61,72), a Caserta il 36,15 (70,93), a Crotone il 45,88% (71,14), a Grosseto il 56,38% (67,47), a Isernia il 50,26% (69,58), a Latina il 58,78 (70,14), a Novara il 52,23% (60,58), a Olbia il 54,60% (66,70), a Pordenone il 52,16% (62,39), a Ravenna il 53,75% (61,28), a Savona il 49,38% (61,90) e a Varese il 50,23% (55,89). Questi dati in qualche modo cozzano con le percentuali delle affluenze registrate soltanto un anno fa nel voto che ha impegnato 17 città capoluogo (con il secondo turno tenutosi il 14 giugno).
Ebbene, soltanto dodici mesi fa, le percentuali erano contenute in una forbice costituita dal 74,1% di Matera e dal 50,2% di Enna, passando però per percentuali più consistenti come quella di Venezia (59,8%), Arezzo (57,4%), Vibo Valentia (71,5%) e Andria (73,4%). Tuttavia la flessione tra il primo e il secondo turno ormai è ormai un dato acquisito: nel 2008 i punti percentuali in meno rispetto al primo voto furono 13,5 e nel 2003 ammontarono a 9,6. Oggi la giornata del secondo turno delle amministrative è stata 'funestata' da un incidente tecnico che ha rallentato in mattinata la conta dei votanti. L'incidente è accaduto a Napoli, dove il flusso delle notizie dirette al Viminale è stato interrotto da un guasto sulla linea informatica di un server.
1 Commento
Elen
20/06/2016 16:32
E vedrete alle prossime elezioni!