
ROMA. «Prima era molto complicato, con tempi lunghissimi. Ora la sospensione scatta in 48 ore ed entro un mese arriva il licenziamento», che gli statali rischiano «nel caso esistano prove schiaccianti, come una documentazione foto-video: il dipendente pubblico di Sanremo che timbra in mutande, per capirci».
Marianna Madia, ministro della Pubblica amministrazione, spiega così la legge contro i cosiddetti furbetti del cartellino e, in un'intervista alla Stampa, annuncia norme contro gli assenteisti del venerdì. Ai casi come la malattia di massa dei vigili romani a Capodanno «stiamo lavorando nel Testo unico del pubblico impiego, che contiamo di presentare entro l'anno», dice Madia.
«Stiamo lavorando a norme specifiche contro le assenze di massa e sulle assenze reiterate nello stesso giorno, spesso il lunedì o il venerdì. E poi cercheremo di semplificare, e di evitare che vizi formali possano prevalere sul merito». In vista dei ballottaggi, Madia interviene sulle candidate del M5S a Roma e Torino, Virginia Raggi e Chiara Appendino.
«Mi colpisce che siano più preoccupate di distinguersi dalle altre forze politiche che di interessarsi realmente dei problemi delle persone», commenta il ministro. «Da donne giovani candidate in un movimento giovane, mi sarei aspettata un livello umano diverso. Perchè le competenze si possono anche acquisire, ma se vivi la politica solo come contrapposizione a prescindere, questo ti resterà. Ed è un atteggiamento proprio della peggiore vecchia politica».
Persone:
10 Commenti
peppe
16/06/2016 10:13
E i politici che disertano il parlamento e quando votano per gli altri durante le sedute in parlamento andrann pure licenziati o no???!!!!
egle
17/06/2016 07:37
Dei furbetti del cartellino i politici si sono accorti solo ora.Le leggi già esistono:bastava farle rispettare.Di esempi eclatanti di furbetti in Parlamento ce ne sono a iosa: in aula quasi deserta si sono approvate leggi,con colleghi compiacenti ,i cosiddetti pianisti,che votano per altri.E si fottono pure il gettone di presenza!
Salvatore Armando Santoro
16/06/2016 11:17
Chi invoca i diritti deve ricordarsi anche che esistono i doveri. Troppo facile urlare ai doveri degli altri e poi dimenticare i propri.
Giovanni
16/06/2016 13:57
e' giusto essere precisi e rigorosi. Speriamo che i controlli sulla azione amministrativa delle P.A. siano altrettanto rigorosi e precisi.
leo
16/06/2016 16:32
Fumo negli occhi x gli elettori. Fino a quando i lavoratori pubblici e privati non avranno gli stessi diritti e stessi doveri non ne verremo a capo. I nostri politici. Dovrebbero andare in quella direzione magsri perdendo consenso tra i pubblici ma guadagnando consensi con i privati solo allora l italia sara' piu' giusta.
Franco
16/06/2016 16:37
Bene: in una settimana vuotiamo il parlamento!
Paolo Sanzone
17/06/2016 08:19
Senza alcun dubbio è giusto che timbrare il cartellino senza poi essere presente è una truffa allo stato. Detto comportamento viene definito ( i furbetti del cartellino ). Come si devono definire i commercianti, i professionisti, gli autonomi in genere che non rilasciano ricevuta fiscale? Qualcuno gli chiude l'attività, lo studio o quant'altro? Ogni anno la dichiarazione dei redditi rileva che gli autonomi "poverini" non hanno come campare e molti sono costretti a dormire in macchina ( B.M.W- Ferrari ecc....)
nino48
17/06/2016 16:22
Mentre il personale degli uffici publici , che non funzionano o funzionano malissimo , che interessano tutti..............quelli continueranno a stare tranquilli .
Penso
17/06/2016 16:46
Potessimo farlo con i politici avremmo un'Italia piú onesta e meno povera.
Pietro Frangipane
17/06/2016 17:38
Giustissimo licenziare, i furbi del cartellino, ma mi chiedo se RENZI chiede la stessa cosa per i furbetti delle tastiere del parlamento, mi sembra che la seconda furbizia sia ben più grave della prima.... Oh no ?
antonio
18/06/2016 11:56
Ministro Madia,giustissima la azione che volete intraprendere,però lei come ministro italiano,dovrebbe applicarla a tutti.Per tutti dico a tutti,onorevoli inclusi,Solo così potremmo dire veramente che la giustizia è uguale per tutti.