ROMA. «Grandissimo rispetto per chi ritiene gli 80 euro una mancia elettorale, sono contento di averli dati. È una valutazione che rispetto». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi all'assemblea di Confcommercio. Le parole del premier sono state accolte da qualche fischio e 'buu'. «Che non fossero apprezzati da voi lo sapevamo da tempo ma che fossero una misura di giustizia sociale verso gente che non guadagna 1500 euro al mese lo rivendico con forza».
«Fischiatemi pure se avete il coraggio ma la politica deve essere con la P maiuscola, dovete credere nella politica e l'atteggiamento di chi dice tutti uguali fa il vostro male, non il vostro bene». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi all'assemblea di Confcommercio, replicando a chi dalla platea lo contestava chiedendogli anche di «tagliarsi lo stipendio».
«Prendo l'impegno per voi irrinunciabile per la crescita nel 2017 di non aumentare l'Iva. Ma l'Iva non si tocca più dal 2013, le clausole non sono mai state toccate dal nostro governo, l'ultimo aumento è scattato nell'ottobre di quell'anno, noi siamo in carica dal febbraio 2014». «I numeri dell'Istat riguardano soprattutto i posti a tempo indeterminato, c'è un record storico. Ma contemporaneamente i lavoratori autonomi e le piccole medie imprese sono ancora in sofferenza. I risultati sono sì positivi ma non ancora sufficienti a rilanciarci».
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