ROMA. Il Comitato del no, costituito da diversi parlamentari dei gruppi del centrodestra (Lega, Fi, Ncd, Idea) è arrivato in Cassazione per presentare la documentazione per la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sulle unioni civili.
Obiettivo del comitato è raggiungere le 500mila firme necessarie per indire il referendum. Tra i parlamentari giunti in Cassazione Nicola Moltheni (Ln), Gaetano Quagliariello e Eugenia Roccella (Idea), Maurizio Gasparri di Fi e Maurizio Sacconi e Roberto Formigoni di Ncd. «Chiediamo un referendum per quelle parti della legge discriminatorie nei confronti degli eterosessuali che non possono avere, anche convivendo, la pensione di reversibilità, e nei confronti dei bambini, che hanno bisogno di un padre e di una madre e hanno diritto ad una loro identità», spiega Quagliariello sottolineando che, con l'abrogazione «parziale» della legge si «sbarra la strada all'utero in affitto».
«Siamo qui per far esprimere i cittadini su una materia così delicata», dichiarano gli esponenti del Carroccio. «No alla parificazione delle unioni omosessuali al matrimonio tradizionale, no all'utero in affitto e alla famiglia surrogata. Bisogna fermare l'obbrobrio della Legge Cirinnà che questo governo dittatoriale ha imposto ad un paese intero. La famiglia è e rimane una sola e ogni bambino ha il sacrosanto diritto di avere un papà e una mamma», concludono.
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