ROMA. Si svolgerà a Palermo tra fine agosto e inizio settembre la Festa Nazionale dell'Unità. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi nella riunione al Nazareno con i segretari regionali e provinciali del partito. 'C'è chi dice si' sarà lo slogan della festa che servirà a tirare la volata al referendum istituzionale di ottobre. "Farò un mio comitato con i miei ex compagni di classe", ha scherzato Matteo Renzi con i segretari regionali e provinciali del Pd chiamandoli ad una mobilitazione «capillare» in vista del referendum istituzionale. "In vista del referendum di ottobre, mettiamo da parte le divisioni tra noi", avrebbe detto il presidente del Consiglio nella riunione al Nazareno. «Se smetteremo di farci le pulci tra noi e diremo che quel simbolo serve per far vincere i nostri candidati, la nostra gente ci sarà grata. E poi ci sarà la fase referendaria, le discussioni interne lasciano il tempo che trovano perchè dopo parte la fase congressuale e vi potete sbizzarrire». All'assemblea dei parlamentari, Renzi chiede lo stop alle polemiche interne e «un minimo di orgoglio ed entusiasmo» perchè «dopo anni di paralisi finalmente la politica si è rimessa in moto». «Dopo il referendum manteniamo gli impegni presi, pacta sunt servanda, la discussione non esiste. Stiamo discutendo se fare o meno un provvedimento sulla competitività. Quello che ci aspetta - ha sottolineato - non è solo un periodo di maggiore intensità nel lavoro parlamentare, come sull'università e la ricerca, sulle deleghe sulla scuola su cui ci sarà una discussione - se vi conosco - accesa, sulle deleghe della Pubblica amministrazione e poi sul sociale. Ma quel che serve nei prossimi mesi a mio giudizio è innanzitutto una ripresa di consapevolezza del nostro ruolo. Dobbiamo credere che quel che abbiamo fatto in questi anni abbia un senso e sia una ripartenza della scommessa sul nostro Paese».