Lunedì 23 Dicembre 2024

Pinotti: regali? c'è anche un Rolex, li darò in beneficenza

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti

ROMA. "C'è una stanza al ministero della Difesa dove sono custoditi tutti i regali ricevuti. Io non me ne occupo, esiste una procedura precisa. Ed è falso che dopo il viaggio in Kuwait abbia ricevuto Rolex e regali importanti per mia figlia. C'è una campagna nei miei confronti montata da organi gossippari ed ho già querelato". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, al programma 'L'intervista' su Skytg24, commentando le voci circolate su alcuni organi di stampa dopo la vicenda dei presunti regali ricevuti dopo un recente viaggio in Kuwait. "Io - ha puntualizzato Pinotti - ricevo spesso delegazioni e vengono fatti doni, ma non me ne occupo, ci sono uffici preposti che li prendono in consegna. Io ho chiesto se esiste un Rolex e mi hanno detto che ce n'è uno di valore assolutamente inferiore a quello emerso dalle notizie che io non avevo mai notato". Per tutti questi regali, ha continuato il ministro, "ho deciso la destinazione": si cercherà il modo di venderli e il ricavato "andrà a donne yazide che ho incontrato in un campo profughi in Iraq e che hanno fatto un corso da fotoreporter". "Perchè dovrei dimettermi, perchè qualcuno ha raccontato una bugia? Mi viene da sorridere ed anche da ridere, non sono preoccupata, credo di aver dimostrato di saper fare il mio lavoro in questi due anni", continua il ministro della Difesa Certo, ha proseguito la titolare della Difesa, "quando vedi circolare una notizia così falsa ti chiedi come mai. Io sto facendo una riforma molto importante, da più parti mi è stato detto che il Libro Bianco mette ordine nel modo in cui si fanno commesse, si gestisce la logistica. Queste cose vanno a toccare interessi oscuri, non so, mi sono chiesta se il problema è quello, ma se è così, sappiano che io non mi fermo, non ho niente da nascondere, è una riforma necessaria, nel solco di Andreatta". Oggi, ha concluso, "ciascuna forza armata ha centri di manutenzione. Creare un unico centro di manutenzione per lo Stato è un risparmio, ma evidentemente questo va a toccare interessi, si toccano appalti, manutenzioni milionarie".

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