
PALERMO. Il presidente del consiglio Matteo Renzi inaugura la riapertura di una corsia del viadotto Himera sull'autostrada Catania-Palermo, in direzione del capoluogo siciliano. Ma non mancano le polemiche.
Il più rumoroso quello del coordinatore regionale di FI, l'ex ministro del governo Berlusconi Gianfranco Micciché, che non usa mezzi termini: "Cerimonia degna di Totòtruffa".
E non è il solo: dalla politica alla scienza delle costruzioni il tono scende di qualche ottava ma la musica non cambia: l'Ordine degli ingegneri, infatti, rimprovera al governo di non averci pensato prima, come suggerito dai tecnici, ed evitare così 11 mesi di chiusura con i disagi e le spese che questo ha comportato. Il viadotto fu chiuso al traffico il 10 aprile 2015 per lo smottamento della collina che aveva provocato danni ai piloni della struttura.
Per collegare le due principali città siciliane fu studiato un percorso che conduceva, attraverso strade di montagna, a Polizzi e Caltavuturo, con un aggravio di 45 minuti del tempo di percorrenza. Andò avanti così per mesi, fino al 16 novembre scorso, quando fu inaugurata la bretella costruita per aggirare l'interruzione: costo 5,7 milioni per due chilometri che congiungono lo svincolo di Scillato al viadotto Himera. I lavori cominciarono il 7 agosto, 4 mesi dopo la chiusura al traffico del tratto d'autostrada. Il successivo dicembre furono demoliti i 200 metri di viadotto in direzione Catania.
"Con la riapertura della corsia ha prevalso il buonsenso e ne va dato atto al ministro Delrio e al presidente dell'Anas che hanno preso in considerazione il nostro invito a non demolire la carreggiata", afferma il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Palermo, Giovanni Margiotta. "Resta però una certa amarezza - aggiunge - perché questo risultato si sarebbe potuto raggiungere molto prima: oltre 11 mesi fa avevamo informato le istituzioni competenti che il viadotto non direttamente coinvolto nella frana poteva essere riaperto al transito dopo le opportune indagini tecniche, per le quali non erano necessari tempi lunghi, e che era infondata l'idea di demolirlo, avanzata a caldo dai funzionari di Anas Sicilia".
Alla prosa misurata dei tecnici segue quella colorita di Miccichè: "Renzi e il suo vannamarchismo colpiscono ancora, con una bufala da fare invidia al Totótruffa che vende la fontana di Trevi. Verrà in Sicilia per inaugurare una strada che c'è già. Stanco di prendere in giro la gente, penso che Renzi stia cominciando a prendere in giro anche se stesso".
Pure il sindaco di Caltavuturo, Domenico Giannopolo, un passato nel Pci-Pds-Ds-Pd, deputato regionale per due legislature, non le manda a dire: "Consiglierei a Davide Faraone e a Renzi di risparmiarci la cerimonia, diversamente dovremmo ricordare loro che è stata una quasi truffa la bretella e che nel Patto per la Sicilia non c'è un euro per i dissesti della vallata dell'Himera che incombono sui piloni dell'autostrada".
Il M5S - che attraverso il gruppo all'Assemblea siciliana impiegò 300 mila euro presi dalle indennità dei deputati per costruire una deviazione, aperta la scorsa estate, che accorciava i tempi di percorrenza ma che presentava pendenze da brivido - non sta a guardare: "Avevamo detto che il viadotto era agibile. Chi ha sbagliato paghi - dice il deputato dell'Ars Giancarlo Cancelleri - e si risarciscano le imprese per i danni subiti.
5 Commenti
gionnipa
30/04/2016 08:38
Invece di inaugurare, cerimonia propagandistica, un tratto già esistente, si attivino, seriamente e concretamente, per rimettere in funzione, in tempi che ormai non sono più decenti, il tratto che da più di un anno ha ceduto. Governo nazionale e regionale risarciscano coloro che hanno subito danni economici a causa dell'inutile perdita di tempo nel riattivare la corsia. La presa in giro continua ...
Pippop
30/04/2016 08:44
Bella presa in giro per i Siciliani. Dopo quasi un anno ci si accorge, dopo le opportune verifiche tecniche, che una carreggiata è idonea alla circolazione magari, presumo con un restringimento di carreggiata. A questo punto chiedo alla politica leale di perseguire i responsabili. Non si possono buttare così facilmente 5,7 milioni + 300 mila di euro per una valutazione errata dei tecnici dell'Anas. A questo punto che senso ha inaugurare una carreggiata che è sempre stata idonea ? Tutta questa vicenda ė stata ed è solo una presa in giro per tutti i Siciliani e sopratutto per coloro che giornalmente usano la A19 per non parlare dei cittadini di Caltavuto che continuano ad essere in parte isolati. Per non parlare delle conseguenze economiche oltre che di immagine della nostra isola all'estero. Chi ci ripagherà ? Frana, vecchio viadotto adesso idoneo: perseguiamo i colpevoli.
esconobene
30/04/2016 10:49
datutta questa vicenda ne escono bene solo ordine ingegneri e 5stelle.
Dario
30/04/2016 11:16
sarebbe opportuno focalizzare l'attenzione sul fatto che a tutt'oggi sia presente una classe politica Regionale e Nazionale che mal governa...facendo credere il contrario...con festeggiamenti di inaugurazioni di opere crollate! e non di vere nuove infrastrutture. Insomma si continua a vedere pressapochismo ...con la collaborazione di cittadini che al lucido commento di "esconobene" rispondono con il pollice riverso...mi piacerebbe sapere da loro stessi il perchè della non approvazione di detti concetti " da tutta questa vicenda ne escono bene solo ordine ingegneri e 5stelle" e soprattutto sentire il loro parere da cittadini "facenti parte dell'interesse pubblico" su chi abbia avuto o no delle responsabilità in merito a crolli, bretelle, costi e non da meno disagi. Si attendono risposte. Geazie
Fabrizio
30/04/2016 13:23
Il primo che dovrebbe dimettersi è Crocetta, che addirittura critico' aspramente il movimento 5 stelle per l'apertura della famosa trazzera che metteva a disposizione dei cittadini una alternativa al percorso obbligato per Polizzi. Lui, il presidente dell'anas, il ministro e tutti gli altri rappresentanti istituzionali che invece di attivarsi per togliere ai siciliani il disagio criticavano chi a spese proprie produceva qualcosa di concreto, alla luce del fatto che la seconda corsia (che loro volevano velocemente abbattere senza troppe discussioni) è invece percorribile e anzi poteva essere aperta a doppio senso di marcia, si dovrebbero dimettere da ogni incarico vista la conclamata incapacità a ricoprirlo e scusarsi con i siciliani. Invece, a conferma del fatto che siamo il paese delle banane, fanno pure festa e cerimonie e si complimentano tra loro per come sono stati bravi a intuire la grande opportunità di fare soldi alle spalle della gente che si era loro presentata. Parassiti in giacca e cravatta!
Libero
30/04/2016 14:34
Sacrosante parole quelle lette nei commenti ma non vorrei che mentre s'invitano alcuni alle dimissioni qualche'altro attraverso queste cose si ricichi cercando di passare per un personaggio politico di spessore. Non è così dovrebbe essere il primo ad avviarsi verso casa.
pipposcime
30/04/2016 15:03
Non e' possibile forse e' uno scherzo.