ROMA. «Stanzieremo fondi specifici per l'apertura prolungata nelle scuole. Dieci milioni che utilizzeremo per le periferie delle grandi città: non solo Napoli ma anche Roma, Palermo, Bari, Milano e Torino, perchè le periferie hanno vita complicata anche al Nord, sia pure per problemi diversi. Servono azioni mirate». Lo afferma il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini in un'intervista al mattino in cui sottolinea: «Ogni ragazzo che conquistiamo noi è un ragazzo che perdono i clan».
I fondi sono «immediatamente disponibili. Si tratta di utilizzarli per le attività extracurricolari che le scuole possono organizzare nell'ambito dell'autonomia», spiega Giannini. «Gli insegnanti, grazie al piano della Buona Scuola, in questo momento ci sono. Ma naturalmente non basteranno. Qui non si tratta di prolungare nella giornata l'apprendimento delle materie tradizionali. Si deve puntare sullo sport, sulla musica, che è l'altra grande passione dei giovani, sulle attività di laboratorio per avvicinarli a un mestiere».
«L'autonomia nella scuola resta la parola chiave ma perchè funzioni davvero - sottolinea il ministro - va orientata e guidata: per esempio, se si vuole puntare sulle attività sportive occorrerà ricorrere a figure specifiche di educatori e allenatori esterne all'istituto. E questo lo si potrà fare grazie all'accordo firmato a suo tempo dal ministero con il Coni, che ci mette appunto a disposizione le sue professionalità». Per Giannini «bisogna fare in modo che le scuole restino aperte anche d'estate, anche nei giorni festivi. Il rapporto fra insegnanti e ragazzi non può conoscere discontinuità. Ai ragazzi dobbiamo dare un orizzonte. Devono capire che non esistono storie già scritte. In questo senso la scuola non è il problema, è parte della soluzione».
Caricamento commenti
Commenta la notizia