ROMA. «Il tweet contro i promotori di quell'inutile referendum sulle trivelle lo riscriverei identico». Lo afferma al Corriere della Sera, Ernesto Carbone del Pd, sull'hashtag «#Ciaone», creato a proposito del quorum non raggiunto nel referendum.
«Veramente io polemizzavo con i promotori del referendum, con Emiliano, con Salvini, mica con chi stava andando a votare», spiega Carbone che sul suo ruolo istituzionale aggiunge: «Garbo? No, scusate: io rivendico il diritto di non votare e di polemizzare». Niente scuse dunque per il tweet: «Ah ah ah! Ma allora non avete capito? Non ci penso proprio».
Inoltre, evidenzia, «su Twitter hai a disposizione solo 160 caratteri», «mica potevo scrivere i nomi e i cognomi di tutti». Sul come gli sia venuta in mente l'espressione spiega: «Oh, beh? è semplice. Me l'ha insegnato mia figlia. Da qualche settimana, ci salutiamo così».
Caricamento commenti
Commenta la notizia