Venerdì 08 Novembre 2024

Riscossione, confermato Fiumefreddo: alta tensione Crocetta-Pd

PALERMO. “Antonio Fiumefreddo è stato nominato amministratore unico di  Riscossione Sicilia”. Lo comunica il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che ha voluto così riconfermare la fiducia per l'"attività di  svolta" nonostante le enormi polemiche legate a Fiumefreddo che portarono alle dimissioni dell'intero cda. Crocetta precisa altresì che “la scelta è anche determinata dalla attuale situazione legislativa siciliana, che prevede che nelle società in house non esista più il cda a tre, ma una governance affidata a un unico soggetto. Ovviamente – precisa il presidente – nel caso in cui l'Ars decida di approvare il ddl già presentato all'interno della finanziaria e inserito tra gli articoli della legge stralcio che sarà discussa prossimamente, che prevede un cda composto da 3 persone, si procederà alla rielezione secondo legge”. «Trovo immeritato l'attacco che ricevo sulla nomina di Antonio Fiumefreddo come amministratore unico di Riscossione Sicilia». Lo dice in una nota il governatore Rosario Crocetta. «La scelta dell'amministratore unico deriva da una disposizione di legge che io ho proposto di modificare più volte. Va da sè che nel momento in cui verrà ripristinato con legge un cda, l'amministratore unico decadrà». «Ho assistito - osserva - in questi mesi a tante polemiche politiche su questa vicenda, senza che io intervenissi mai nel dibattito. Nella rappresentazione politica che si è voluta dare, si insinuava l'idea falsa di un presidente della Regione che aveva fatto dimettere il cda per far cadere Fiumefreddo e scaricarlo. Molti gli esponenti politici di vari schieramenti che nei talk show imputavano tale responsabilità al presidente e mi invitavano apertamente a riconfermare Fiumefreddo. La politica non può fare due parti in una commedia e io non intendo fare da parafulmine per scelte che fanno altri. Pertanto invito tutti gli esponenti politici siciliani, critici su questa scelta, a fare tale critica nei confronti degli esponenti politici nazionali. Per quel che mi riguarda non vi è alcuna ragione per non riconfermare tale nomina. L'Ars ci ha dato il mandato di presentare un nuovo piano e una nuova legge e io sto già procedendo in tal senso, di intesa col governo nazionale. Ieri oltre ad aver incontrato De Vincenti, ho incontrato la Montepaschi che è la banca creditrice nei confronti di Riscossione Sicilia per ben duecento milioni di euro ed Equitalia, per verificare anche la possibilità che tale agenzia nazionale possa dare un supporto per l'abbattimento dei costi e per rendere tutto più efficiente. In assenza di scelte strategiche non ancora definite, mi sembra naturale garantire una continuità gestionale. Non c'è alcuna sfida al Parlamento». "In merito alle situazioni emerse in materia tributaria, non sono finiti nel tritacarne mediatico soltanto gran parte dei parlamentari, ma io stesso - conclude - sono stato chiamato in causa, nonostante avessi da tempo rateizzato il pagamento di tributi. Da buon cittadino ho cominciato a pagare, riservandomi di adire nei confronti di quei soggetti che hanno portato l'iscrizione a ruolo di tali tributi. Se il Parlamento si ritiene offeso, sarà un magistrato a stabilire la portata dell'offesa stessa e non un presidente di Regione che nella nomina degli amministratori pubblici deve verificare solo onestà e competenza. Ribadisco, pertanto, che la nomina è un fatto tecnico, nelle more che il Parlamento approvi la legge che io ho proposto fin da dicembre". Forte irritazione negli ambienti del Pd per il ritorno di Antonio Fiumefreddo alla guida della società pubblica che di occupa di recuperare i tributi. "È una scelta autonoma del presidente Crocetta e se ne assume la responsabilità", fanno sapere dal Pd. A ore il segretario siciliano Fausto Raciti incontrerà il capogruppo all'Ars dei dem Alice Anselmo per affrontare la vicenda. Fiumefreddo era decaduto dall'incarico di presidente del Cda di Riscossione a seguito delle dimissioni dei due consiglieri proprio mentre in Assemblea si stava discutendo la norma sulla ricapitalizzazione della Spa; la decadenza del Cda facilito' l'approvazione della norma. Per il presidente della commissione Bilancio dell'Ars, Vincenzo Vinciullo, la nomina di Antonio Fiumefreddo "è in spregio a questo Parlamento". "Si tratta di un soggetto che in questi ultimi mesi - ha detto Vinciullo intervenendo all'Ars - in tutte le tv nazionali non ha fatto altro che delegittimare questo Parlamento". Vinciullo, esponente di Ncd, ha annunciato che "da oggi comincia la totale discontinuità della mia azione politica nei confronti di questo governo", parlando di "atto provocatorio del presidente Crocetta".

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