
ROMA. Matteo Renzi annuncia su facebook per il 30 aprile l'internet day per celebrare i 30 anni esatti dalla "scoperta" di internet. Iniziative nelle scuole e nelle regioni e , annuncia il premier, ad aprile saremo pronti con il primo bando per la banda ultra larga, il primo di una serie con i quali portare a tutti i cittadini entro il 2020 la connessione internet ad alta velocità.
"Il giorno in cui l'Italia scoprì Internet' - racconta il presidente del Consiglio in un post su internet - è il 30 aprile 1986. Negli Stati Uniti governa da tempo Ronald Reagan, che qualche mese prima ha dovuto gestire la crisi di identità collettiva dell'esplosione in volo dello Space Shuttle due minuti dopo il decollo. In Unione Sovietica c'è Mikhail Gorbaciov, la cui perestrojka si trova ad un passaggio drammatico: il 26 aprile la centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, esplode causando decine morti e un disastro ambientale di proporzioni immani. Le prime pagine dei giornali sono piene di articoli sugli sviluppi di quella notizia, quando nelle redazioni arriva il comunicato stampa più ignorato delle storia.
Recita più o meno: il Cnuce, il Centro di calcolo elettronico del CNR di Pisa, è stato collegato per la prima volta alla rete Arpanet, la rete creata negli Stati Uniti per collegare i computer delle università, degli istituti di ricerca e degli enti militari. Arpanet è il papà di Internet e l'Italia è il quarto paese europeo ad essere collegato: dopo Norvegia, Regno Unito e Germania Ovest. Su questo neanche una riga si trova sui giornali dell'epoca. E non c'è un video a ricordare quel momento. E nemmeno una foto. Allora i telefonini per scattarsi un selfie non c'erano. Internet in Italia è stato il più grande 'buco' della storia del giornalismo italiano? Forse. Ma non è questo che conta adesso. Il 30 aprile 1986 vive ancora nella testa e nei cuori dei pionieri di Internet. Quelli che il collegamento alla rete di computer lo hanno immaginato, voluto e realizzato: su tutti, Stefano Trumpy, Luciano Lenzini e Blasco Bonito, che erano a Pisa il giorno del primo Internet-Day. Tutti uomini del CNR". "Il 30 aprile 2016 - dice ancora Renzi - saranno 30 anni esatti. E faremo un altro Internet Day. Tutti sono invitati a partecipare. Iniziando il giorno prima, venerdì 29 aprile, per coinvolgere tutte le scuole d'Italia. Quel giorno, infatti, assieme a Riccardo Luna e con il supporto degli 'animatori digitali' e la regia del MIUR, si faranno attività per approfondire il senso delle rete, le opportunità che ha creato e le competenze necessarie a difendersi dai pericoli.
Lo stesso accadrà in tutte le regioni, con manifestazioni dedicate ai cittadini, alle imprese ed ai servizi della pubblica amministrazione, per creare con il livello centrale una forte sinergia con l'ampia rete di associazioni, enti e privati diffusa sull'intero territorio regionale. Il resto tocca a noi. Al governo. Ad aprile saremo pronti con il primo bando sulla banda ultralarga. Sarà il primo di una serie di bandi con i quali portare a tutti i cittadini entro il 2020 la connessione Internet ad alta velocità. Insomma, facciamo un Internet Day il 29 aprile: per celebrare tutti assieme il senso della rivoluzione che è iniziata 30 anni fa e per prendere l'impegno di colmare il divario digitale nei prossimi quattro anni", conclude Renzi.
4 Commenti
nino48
29/03/2016 13:11
A me basterebbe quella normale e funzionante....per vendere fumo ci si inventa di tutto ...
freddy
29/03/2016 17:52
Ma è possibile che qualunque cosa faccia anche buona dovete trovare da ridire?
fabio
29/03/2016 22:12
La cosa buona sarebbe tornare alla democrazia elettiva.
leo
29/03/2016 14:36
Presidente siamo con tè in tutto guidaci
fabio
29/03/2016 22:14
Ci sta guidando bene il non legittimato dal voto verso il baratro.
fabio
29/03/2016 22:53
Tutti con te chi se non passo dalle libere elezioni politiche.
mario
29/03/2016 18:51
come si fa ha parlare di banda ultra larga se noi in paese non abiamo nemmeno la DSL e per entrare in internet usiamo antennine messe fuori con un massimo di 2 mega tipo terzo mondo ormai ci siamo paesi della Sicilia completamente dimenticati dai nostri politici dalle prossime elezioni non dobiamo piu andare ha votare tanto ogniuno penza ad arrivare alla potrona e arrivare al vitalizzio
rosa
29/03/2016 23:56
Beh prima di andare a votare certo qualche lezione di scuola elementare dovresti farla! E veramente proprio in Sicilia non siamo messi cosi male rispetto ad altre regioni, nei grandi centri la fibra arriva, nei piccoli paesi rurali sulle montagne in mezzo al nulla non dovremmo stupirci molto se si usano gli antennini, mi pare pure logico.
Salvo Pa
30/03/2016 01:58
Mio figlio che vive in Germania in un piccolo centro ha una lineache va a 400 (ripeto quattrocento ) megabit al secondo e io che vivo nella sesta città di Italia bacio per terra se vado a4-5 mega. Nel 2020 in germania andranno a20 terabyte e noi se ci va bene a 20 mega.