BRUXELLES. «Dobbiamo guardare molto da vicino al rischio di diffusione del terrorismo in Africa
Occidentale». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, arrivando al Consiglio Esteri di Bruxelles.
«Da quella regione negli ultimi mesi - ha aggiunto - è venuto circa il 70% dei flussi migratori che attraverso la Libia arrivano in Italia. Quindi l'instabilità e le minacce in questi Paesi hanno anche delle conseguenze per l'Italia».
«Non vedo alcun nesso tra l'attentato ad Ankara e l'intesa sulla migrazione», tra Ue e Turchia, ha continuato il ministro. «L'attacco terroristico ad Ankara - ha sottolineato Gentiloni - rende la situazione ancora più delicata. La Turchia negli ultimi mesi ha subito degli attacchi, in particolare ad Ankara, e in particolare in alcune zone centrali della capitale, che hanno suscitato grande preoccupazione e allarme». Quindi, a chi gli ha chiesto se questo attentato possa avere conseguenze sull'intesa Ue-Turchia sui migranti e sul dibattito al prossimo Consiglio Ue, Gentiloni ha escluso ogni nesso: «Non vedo collegamenti diretti», ha
risposto il ministro.
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