Lunedì 23 Dicembre 2024

Berlusconi a Roma: governo abusivo, italiani non siate pecoroni

ROMA. «Non siamo capaci di sceglierci le persone giuste, adesso dico agli italiani che siamo un popolo di pecoroni: abbiamo un premier non eletto, un governo che si regge su 60 senatori che hanno tradito il popolo e sono diventati un pilastro del centrosinistra, abbiamo un governo che è contro la volontà popolare, abbiamo disdetto l'articolo 1 della Costituzione che dice che la sovranità appartiene al popolo». Lo afferma il leader di FI Silvio Berlusconi parlando dal gazebo a Portuense per il candidato sindaco a Roma Guido Bertolaso. «Quando arriverà un politico e mi dirà voglio andare al posto di Bertolaso, io gli riderò in faccia e gli dirò 'dove vuoi andare che non sei neanche capace di amministrare un'edicolà», ha aggiunto Berlusconi, sottolineando come anche in passato quando era presidente del Consiglio a volte gli alleati non se li sia scelti lui ma «me li sono trovati». «Io non ho niente di guadagnare, non ho niente da perdere, adesso dirò la verità su tutto e quando arriverà un politico e mi dirà 'voglio essere io al posto di Bertolasò gli dirò che mi vengono a pensare che tu che non saresti capace di amministrare un'edicola possa immaginare di fare il sindaco di una città come Roma», sottolinea l'ex premier spiegando come Bertolaso sia «un uomo del fare, non ha mai fatto politica, non è un uomo di partito, non ha mai votato FI anche se spero cominci adesso». A Roma non servono «professionisti del bla bla bla» e io penso «che abbiamo fatto un regalo a tutti i cittadini romani convincendo Bertolaso ad assumersi questa responsabilità. Lui non ci guadagnerà niente». "Se spero di convincere Matteo Salvini e Giorgia Meloni? «Io non porto avanti speranze, vedano loro che fare, noi siamo sicuri di Bertolaso». Sul centrodestra «non vedo conseguenze fallimentari» di una mancata intesa «perchè io non mi rivolgo agli elettori del centrodestra ma a tutti gli elettori romani. Io sto proponendo un cambiamento di prospettiva totale a Roma, Napoli, Milano», aggiunge l'ex premier.

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