ROMA. «Il dibattito sulla gestazione per altri (il cosiddetto 'utero in affittò) non può subire accelerazioni legate esclusivamente all'onda emotiva di questi giorni. È un argomento troppo delicato che ha bisogno di un'ampia discussione e non di strumentalizzazioni. Per questo "Possibile" non può depositare una legge a scatola chiusa e chiederà ai suoi iscritti di aprire un confronto sulla piattaforma del partito». Lo dichiara in una nota il deputato di Possibile Pippo Civati a margine della conferenza stampa in corso alla Camera per la presentazione della proposta di legge sulla Gestazione per altri alla quale hanno partecipato le deputate Beatrice Brignone di Possibile e Mara Mucci del gruppo Misto. «Il testo presentato oggi dall'Associazione Luca Coscioni alla Camera - prosegue Civati - rappresenta indubbiamente una base di discussione, ma ci sono dei punti che vorremmo valutare in maniera più approfondita sulla nostra piattaforma democratica, per trovare soluzioni condivise. Non abbiamo alcun tabù, come abbiamo già dimostrato su altri temi delicati quali il fine vita o il matrimonio tra persone dello stesso sesso e siamo pronti a discuterne, a valutare le diverse situazioni, convinti che un approccio criminalizzante in senso generico non abbia alcun senso sui temi etici». «Ma bisogna tener in conto - conclude - l'aspetto della libertà individuale e tutta una serie di condizioni necessarie alla tutela della persona e alla regolamentazione della gestazione per altri che devono essere capillari e non lasciare spazio a distorsioni».