ROMA. «C'è qualcosa nel concetto di utero in affitto che mi spaventa e non ha nulla a che fare con l'omosessualità o l'eterosessualità, ma la logica del 'lo facciamo perchè è possibile'». «Quanto è lontano Nichi Vendola da quello che sta succedendo nel mondo reale per permettersi di comportarsi con una majorette che rotea strane mazze colorate guidando un corteo di pareri in svendita.
Lo afferma Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle, in una lettera al Corriere della Sera pubblicata oggi in prima pagina. «Le questioni etiche nel periodo del low cost - premette Grillo - possono assumere degli aspetti paradossali, al limite del ridicolo...scusate: del tragico. Il fenomeno del low cost avvicina molti esseri umani a stati transitori di benessere immaginario quando, nella migliore delle ipotesi, quelle stesse persone stanno facendo da tristi tappabuchi, nelle sempre più disperse, e tante, basse stagioni di ogni cosa: il prezzo dell'albergo di lusso, quello di una vacanza romantica, quello della felicità, e quello dei diritti rende le idee delle persone sempre più confuse!».
Un contesto in cui, prosegue, diventa «curioso» come «il prezzo delle creature viventi possa diventare così basso, e trattabile, proprio quando è altissimo il pericolo di sconvolgimenti irreparabili dello stato sociale e morale di un popolo. Proprio le creature viventi, e tutto ciò che le garantisce in vita, mi sembra non abbiano più un valore percepito».
E poi aggiunge: «Scandalizzarsi perchè qualcuno trova buffo Vendola ma non dice nulla, oppure dimentica apposta, quello che sta succedendo a chi si suicida per un debito mi spaventa. Insieme a quelle definizioni strane: utero in affitto, soldato, sacrificio, insostenibilità, abbandono...Tutti rinchiusi e allontanati dalla vista mentre si chiacchiera pensando soltanto se ci si è sbiancati a sufficienza i denti da mostrare nell'ennesimo talkshow».
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