ROMA. "Caro Gotor, mi passi il caro anche se non ci conosciamo per la simpatia che ho verso chi - come lei - pasticcia con la storia e la cronaca al fine di poter fare affermazioni che consentono di portare a casa la pagnotta. Non c'è la politica nel mio nuovo orizzonte ma non ho perso la parola". Lo afferma l'ex presidente della Regione Totò Cuffaro replicando al senatore Pd Miguel Gotor. Gotor nei giorni scorsi aveva innescato la polemica: "Mi stupisce che Debora Serracchiani preferisca prendersela con Roberto Speranza, che ha posto un problema serio che riguarda l'identità e la prospettiva del Partito democratico e del centrosinistra italiano, invece di dire con chiarezza di non volere i voti di Verdini a sostegno della maggioranza e quelli di Cuffaro nel partito". "In questi cinque anni di forzata assenza - continua Cuffaro -, i miei amici, che ancora hanno ruoli politici, hanno fatto scelte diverse tra loro: io voglio loro bene per ciò che sono stati e sono per me, non per le scelte che hanno fatto. Capisco, non faccio il tonto, che lei attribuisca un valore negativo nell'assimilare il mio nome ad una formazione politica che le dà fastidio, ma sbaglia. Per il futuro eviti, non perché le minacci querela, ma perché potrebbe trovarsi in imbarazzo ad ammettere che molti miei amici hanno la sua stessa tessera di partito ed hanno autorevoli incarichi dai tempi di Bersani. Giusto per la storia, disciplina che richiama i fatti, come lei sa".