PALERMO. Rivoluzione delle graduatorie dei 23 mila forestali. Una norma approvata in finanziaria consentirà di aggiornare le varie posizioni tenendo conto dell’anzianità lavorativa maturata al 31 dicembre 2015. Dunque chi ha lavorato di più in questi ultimi vent’anni ne trarrà evidentemente un beneficio. Il principale risultato che un forestale incassa piazzandosi in cima a una graduatoria è la possibilità di aumentare il numero delle proprie giornate di lavoro. I forestali sono infatti suddivisi in quattro fasce in base al numero di giornate di lavoro svolte: 78, 101, 151 e 310. Man mano che si libera un posto in un bacino, si effettua lo scorrimento e un lavoratore della fascia inferiore può ambire al salto in quella superiore, fino alla stabilizzazione. Ecco perchè la rivisitazione delle graduatorie è molto attesa da chi ha lavorato di più in questi anni. I lavoratori sono però sul piede di guerra perché temono una beffa: in finanziaria è inserito anche un articolo che blocca il meccanismo del turn-over, ovvero della sostituzione degli operai man mano che vanno in pensione o escono dalle graduatorie. Meccanismo che consente ai lavoratori di ottenere un aumento delle giornate di lavoro e dunque maggiori introiti. La beffa è legata al fatto che con la norma che ha rivisto le regole per l’aggiornamento delle graduatorie, ci sarebbero operai che si troverebbero primi in classifica pronti al grande salto, magari all’assunzione a tempo indeterminato, e che sarebbero costretti a dire addio al sogno a causa del contemporaneo blocco del turn-over. Sindacati e operai hanno provato a fare leva su molti deputati ma la risposta è stata sempre la stessa: la norma, che consente risparmi per 5 milioni, è una di quelle richieste da Roma nell’ambito della trattativa per sbloccare 500 milioni di euro di aiuti alla Sicilia.