Domenica 22 Dicembre 2024

Mattarella: "Salvare chi fugge dalla guerra è un dovere morale"

ROMA. «Le nostre coscienze sono scosse e ci chiamano a un rinnovato sforzo di solidarietà. Salvare vite umane e tendere la mano a quanti fuggono dalla guerra o dalla miseria è un dovere morale, è un dovere di qualunque società che intenda definirsi libera, democratica e autenticamente rispettosa dei diritti umani». Lo afferma il Presidente Sergio Mattarella intervenendo all'Ifap a Roma.«Le nostre coscienze sono scosse e ci chiamano a un rinnovato sforzo di solidarietà. Salvare vite umane e tendere la mano a quanti fuggono dalla guerra o dalla miseria è un dovere morale, è un dovere di qualunque società che intenda definirsi libera, democratica e autenticamente rispettosa dei diritti umani». «Le tragedie che ho appena ricordato impongono, al livello europeo, l'esigenza e l'urgenza di una politica unitaria, coordinata ed efficace». Continua il presidente Sergio Mattarella in merito all'immigrazione sulle coste del sud Europa. "Occorre fare perno sul l'intelligente governo del fenomeno migratorio ed occorre agire sull'immediata e parallela azione di supporto a uno sviluppo sostenibile, equo ed inclusivo, per offrire la speranza di un futuro migliore a intere popolazioni. In questo contesto, assume un ruolo fondamentale l'agricoltura, che contribuisce trasversalmente a tutti gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile: consente di conseguire i mezzi per nutrire i nuclei familiari; sostenere le forme di organizzazione sociale esistenti; preservare le terre e la biodiversità; combattere contro i cambiamenti climatici; creare occupazione e prosperità; contribuire a società stabili e giuste; sradicare, infine, le cause profonde che spingono sempre più persone a emigrare", sottolinea il capo dello Stato.Agli indispensabili interventi volti a sviluppare l'agricoltura devono affiancarsi anche appropriate misure di protezione sociale, in particolare a sostegno dei piccoli agricoltori e delle loro famiglie. Un'attenzione speciale va rivolta alle donne. L'economia e la società, tanto nei Paesi ad alta industrializzazione quanto nelle economie prevalentemente rurali, si reggono sul loro impegno quotidiano». «Eppure - continua Mattarella - troppo spesso il loro contributo è misconosciuto, sono ancora emarginate, hanno difficoltà ad accedere all'istruzione, ai servizi per la salute, al credito, alla proprietà della terra e, a volte, a diritti fondamentali», aggiunge. «Le nostre coscienze sono scosse e ci chiamano a un rinnovato sforzo di solidarietà. Salvare vite umane e tendere la mano a quanti fuggono dalla guerra o dalla miseria è un dovere morale, è un dovere di qualunque società che intenda definirsi libera, democratica e autenticamente rispettosa dei diritti umani»      

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