ROMA. Il M5S voterà sì al ddl sulle unioni civili, come stabilito nella votazione avvenuta sul blog il 28 ottobre 2014.
Tuttavia, siccome il quesito della consultazione non conteneva domande sulla stepchild adoption, «in via del tutto straordinaria Grillo e Casaleggio, in qualità di Garanti del Movimento, si sono assunti la responsabilità di rinunciare a un'ulteriore voto sul blog e di lasciare ai portavoce la libertà di decidere sulla stepchild adoption secondo coscienza, sulla base di principi personali». È quanto si precisa sul blog di Grillo in un post firmato Movimento 5 Stelle.
«Con una votazione sul blog del 28 ottobre 2014 - si legge nel post pubblicato sul blog - gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno espresso la loro posizione favorevole sulle unioni civili. Il quesito non conteneva però espliciti e diretti riferimenti alla stepchild adoption, nè le spiegazioni necessarie per esprimere un voto consapevole su un tema tanto complesso e delicato.
L'indicazione di voto uscita da quella consultazione è stata già espressa dai portavoce M5S nelle votazioni che si sono svolte in Commissione al Senato e ugualmente sarà rispettata nelle votazioni sulle unioni civili che a partire da questa settimana si svolgeranno in Aula. Questo a conferma del fatto che la democrazia diretta e il rispetto della volontà degli iscritti, espressa tramite le consultazioni sul Blog, sono i principi cardine su cui si fonda il MoVimento 5 Stelle e da cui il MoVimento non può prescindere. In via del tutto straordinaria, a fronte di un tema etico che chiama in gioco anche i diritti di bambini, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in qualità di Garanti del Movimento, si sono assunti la responsabilità di rinunciare a un'ulteriore votazione sul blog e di lasciare ai portavoce la libertà di decidere sulla stepchild adoption secondo coscienza, sulla base di principi personali».
«Così facendo - si puntualizza - si è voluto evitare di mettere i parlamentari nella condizione di votare, eventualmente, per costrizione a maggioranza essendo portavoce e contro la propria coscienza su una materia che riguarda la sfera dei minori e tocca da vicino le convinzioni e i valori più intimi e profondi di ognuno di noi».
«Il post sulla libertà di coscienza non era un cambio di rotta, ma solo un cambio di strategia». Lo dice Luigi Gaetti, senatore del Movimento 5 stelle, intervistato dal Corriere della Sera sulle unioni civili. La decisione di Grillo, aggiunge, «serviva per rimescolare le carte e scoprire davvero le intenzioni del Pd, in modo che non facessero ricadere su di noi le colpe di un eventuale fallimento».
«Probabilmente non è stata valutata completamente la portata del post. Ma di fatto quel post non era riferito a noi, ma ad altri, i partiti. Ma non è stato colto che nella categoria ”altri” c'è anche l'opinione pubblica». «Considerato che l'elettorato dei Cinque Stelle è composto in larga parte da under 35, credo che alla fine non cambierà più di tanto. Dimostreremo a breve che rimarremo compatti e i nostri militanti capiranno». In Aula Gaetti voterà «sì»: «La mia asticella è molto alta: io sono per il matrimonio paritario e anche per le adozioni ai gay».
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia