ROMA. «Non si può andare avanti così, tanto più in una fase di crisi economica che dura ormai da un decennio e di un terrorismo atroce che si diffonde di giorno in giorno. Le masse di emigranti, la disoccupazione e la povertà, le diseguaglianze crescenti, rendono sempre più necessaria la nascita della Federazione europea, ma pochi passi sono stati compiuti in quella direzione». Lo afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, che aggiunge: «Uno di essi, tra i più appropriati, fu l'accordo di Schengen quando furono aboliti i confini interni tra i principali Paesi europei. Ma ora, a causa dell'immigrazione di massa degli ultimi mesi, quei confini sono stati quasi ovunque ripristinati; in alcuni Paesi addirittura con la costruzione di muraglie e di reticolati non violabili». «Prevedo - afferma Boldrini - che se questo futuro non sarà sostituito da un'opinione pubblica di tutt'altra intonazione, il sogno europeo si dissolverà. Sto facendo tutto ciò che credo utile a invertire questa tendenza. Purtroppo mi sembra molto difficile, l'emigrazione continuerà e anzichè accoglierla i Paesi europei cercano di arginarla; nel frattempo cresce il peso politico dei movimenti populisti e xenofobi, nazionalisti e contrari all'Europa e alla moneta comune. Prevedo anche che se questo futuro non sarà sostituito da un'opinione pubblica di tutt'altra intonazione, il sogno europeo si dissolverà. Temo che ciò avvenga e per quanto posso sto facendo tutto ciò che credo utile a invertire questa tendenza».