ROMA. Da simbolo degli sprechi della sanità, con il suo prezzo 'ballerino' a seconda della Asl, la siringa sta per diventare esempio di virtù, con un prezzo unico stabilito con una gara nazionale. La novità è uno dei frutti dello sforzo della Pubblica Amministrazione di ridurre le centrali di acquisto, che dovrebbe portare a un calo della spesa per beni e servizi che, secondo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, potrebbe arrivare al 20%. La strategia, che nel 2016 entra nella sua fase operativa, porterà da 35.000 a 33 le centrali di acquisto, di cui una nazionale, ed è stata descritta oggi al convegno "Acquisti trasparenti: la PA semplifica e spende meglio", nella sede del ministero dell'Economia.
Per il 2016 saranno affrontate 19 categorie merceologiche, di cui 14 riguardanti la sanità: dagli stent alle 'famigerate' siringhe, il cui prezzo secondo alcuni dati può variare anche 30 volte. "A marzo saremo in grado di gestire le gare per tutte le categorie merceologiche indicate dal ministero - ha affermato l'amministratore delegato di Consip, la centrale di acquisto nazionale, Luigi Marroni -, e posso già annunciare che ci sarà una gara nazionale per le siringhe. E' una gara importante per il contenuto, ma anche simbolica, visto che la siringa è presa a esempio della mancata organizzazione nazionale". Ad essere aggrediti con l'introduzione delle nuove metodologie saranno per quest'anno 12,6 miliardi di euro di spesa sanitaria e 3 miliardi di spesa comune. Le 14 categorie merceologiche nel campo della sanità, 9 di beni strettamente legati alla salute come stent o farmaci e 4 legate ai costi 'alberghieri' degli ospedali come mense e lavanderie, rappresentano il 51% delle spese del Servizio Sanitario Nazionale.
"In linea di massima ci attendiamo con questo sistema tra il 15 e il 20% di risparmi - ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - ma non è solo questione di risparmio, il sistema ci aiuterà anche a migliorare l'analisi del processo d'acquisto. Gli sprechi ci sono, ma finalmente interveniamo con il bisturi e non con i tagli lineari. Le risorse che vengono liberate vengono poi reinvestite nel sistema - ha aggiunto Lorenzin -, è una macchina virtuosa che può finanziare una cosa piuttosto che un'altra. Il concetto è questo, noi abbiamo vincolato 800 milioni del miliardo in più per la sanità nell'ultima legge di Stabilità per i Lea, è evidente che le Regioni più riescono a risparmiare più possono spendere per le altre cose". La revisione della spesa, ha spiegato il Commissario alla revisione della Spesa Yoram Gutgeld, serve a recuperare risorse da investire in altre priorità in tutti i settori, e non solo nella sanità. Il lavoro presentato oggi, secondo il ministro dell'Economia Padoan, è anche il segno che la spending review continua. "Non è vero, come si legge a volte, che la spending review non c'è più: la revisione della spesa continua e si rafforza nella qualità prima ancora che nella quantità".
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