Mercoledì 18 Dicembre 2024

Erice, Tranchida: «Via a lavori per alloggi e potenziare il turismo»

ERICE. «Avviati lavori per 13 milioni di euro, di cui 7 milioni riguardano il comparto edilizio e sono destinati al rifacimento di 60 alloggi all’interno della Zona Franca Urbana. Altri 6 milioni, invece, saranno spesi per la riqualificazione turistica». È questa l’ultima novità, in ordine di tempo, che riguarda la ZFU del Comune di Erice, in provincia di Trapani. A dirlo, ai microfoni di Ditelo a Rgs, il sindaco Giacomo Tranchida intervistato durante la rubrica «Le buone notizie dal sindaco» (twitter #sindaciebuonenotizie). I finanziamenti giungono dal «Piano Città»: programma del ministero delle Infrastrutture e trasporti dedicato alla rigenerazione delle aree urbane degradate. «Questa è una novità molto positiva – spiega il primo cittadino - per tutte quelle imprese che hanno investito e che continuano a investire in luoghi dove c’è un tentativo di recupero dal degrado non solo sociale, ma anche urbanistico ed estetico. Una cosa è tentare di fare turismo in una zona degradata, un’altra cosa è farlo in un luogo che rappresenta un biglietto da visita culturale, artistico e storico». Tranchida, però, non nasconde un velo di preoccupazione. «So che è compito della politica - spiega – ma invito anche il mondo dell’informazione a monitorare quello che si fa in ‘casa Regione’. Purtroppo il pericolo è vedere un’Isola a due velocità se, come vuole il Patto per la Sicilia, 2 miliardi e mezzo di euro verranno spostati a favore della Sicilia orientale». E sul futuro della Zone Franche Urbane dice: «Il governo centrale, con la Finanziaria 2016, ha dato mandato alle Regioni di rifinanziare le Zone Franche Urbane. Spero che la Regione sia in grado di fare quello che lo Stato centrale ha voluto delegare. A breve si discuterà delle Zone Franche Montane. Questa potrebbe essere un’occasione per recuperare fondi europei che puntualmente tornano a Bruxelles e che potrebbero essere investiti in quei Comuni, Erice compreso, che rappresentano presidi turistici importanti, ma che sono soffocati da tante difficoltà».

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