Lunedì 23 Dicembre 2024

M5S, il Blog di Grillo: "Il sindaco di Quarto deve dimettersi"

Rosa Capuozzo

ROMA. Grillo e Casaleggio alla fine hanno deciso: Rosa Capuozzo, sindaco di Quarto, deve dimettersi. La comunicazione le arriva via-blog in serata dopo una giornata convulsa in cui ha provato in tutti i modi a difendere il suo operato: di fronte agli attivisti del Movimento arrivati a Quarto per un flash-mob e in un video fatto girare sui social. «Non mi dimetto» continua a dire Rosa Capuozzo per tutto il giorno. «Valuterò, non ho ancora deciso se farlo» ripete ancora dopo il benservito che le arriva dallo Staff. È il possibile prodromo di un nuovo caso di scontro tra i vertici del Movimento e gli amministratori eletti. «Oggi non ho sentito Grillo» dice  eloquentemente la Capuozzo. Che incassa, comunque, gli onori dei 5 Stelle. «La strada dell'onestà ha un prezzo. Il prezzo è dover essere, sempre, al di sopra di ogni sospetto» e «noi non ci siamo piegati, non si è piegata Rosa Capuozzo» le concedono Grillo e Casaleggio. Ma per il bene del Movimento è meglio che per il momento si faccia da parte, decretano i vertici pentastellati. «Noi siamo  il M5S e l'esempio vale più di qualsiasi poltrona. Noi dobbiamo garantire il M5S tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi e far tornare ad elezioni Quarto». È un verdetto con poche vie d'uscita. Una fossa si  potrebbe dire, che il sindaco di Quarto si è scavata con le proprie mani. Con la pervicace resistenza alle pressioni che le erano arrivate dai vertici del Movimento, con quel video trasmesso in rete non concordato con nessuno. Avrebbe potuto difendersi rimettendo, per il bene del Movimento, l'ultima decisione ai vertici nazionali. Non ha volto farlo tornando a ripetere la sua versione dei fatti: «Devo essere chiarissima: non c'è nessuna intenzione di dimettermi. Ho il sostegno di tutto il Movimento, di tutti i cittadini di Quarto e le dimissioni non le ho prese in considerazione perchè non ci sono i motivi» insiste per tutto il giorno. Poi in serata, dopo il verdetto, raduna la sua giunta i consiglieri di maggioranza per decidere che fare. Considerato che un passo indietro dato ora risulterebbe comunque tardivo. Perchè la sua resistenza presta il fianco a nuove pressanti attacchi al Movimento. «Con un comunicato firmato »movimento 5 stelle«, senza nomi, anonimo,  pensano di chiudere la questione? Si rassegnino perchè dovranno ancora dare molte spiegazioni», li incalza il dem Ernesto Carbone. «La richiesta di dimissioni arriva tardi e male. Dove sono Di Maio e Di Battista? Perchè non ci hanno messo la faccia  come fanno quando c'è da sventolare il cappio contro gli altri partiti?», attacca Gianfranco Librandi di Scelta Civica. «Da 'parte lesa' a 'dimissioni', leggere alla voce 'caos'. La verità è che non riescono a fare una cosa semplice: dire la verità», commenta anche Pina Picierno (Pd) su twitter. «La richiesta di dimissioni non sana il disastro politico e morale di Grillo e  del M5s», commenta anche la dem Alessia Rotta. Mentre lascia il segno il 'pollice versò di Roberto Saviano che il deputato M5s  Riccardo Nuti depenna definitivamente dalla lista dei simpatizzanti a 5 Stelle: «Non è un amico del M5S. È errato parlare di fuoco amico quando Saviano critica il M5s». E poi, conclude, Saviano, con i suoi ragionamenti «scenda dalle nuvole».

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