PALERMO. «È possibile che non tutti gli avvisi siano stati notificati, perchè li esegue la concessione di residenza e quindi i tempi cambiano, ma per chi al 30 ottobre scorso non aveva pagato o richiesto la rateizzazione del dovuto è partito l'iter di pignoramento». Lo afferma il presidente di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, sulla precisazione, in una nota, del segretario generale dell'Assemblea regionale siciliana, Fabrizio Scimè. «È una cosa che non mi è piaciuto fare - sottolinea Fiumefreddo - ma è la legge che lo richiede, e noi abbiamo avviato la proceduta prevista dalle norme, perchè non ci può essere un 'mondo al contrario' che vive come lesa maestà il rispetto delle regole». «Ad oggi sono stati notificati a questa Assemblea regionale siciliana, da parte di Riscossione Sicilia Spa, unicamente 5 atti di pignoramento presso terzi e citazione davanti al giudice delle esecuzioni mobiliari nei confronti di altrettanti deputati in carica per i quali è stata disposta la relativa trattenuta sulla indennità parlamentare». È quanto scrive il segretario generale dell'Assemblea regionale siciliana, Fabrizio Scimè, in una nota. Antonio Fiumefreddo, presidente di Riscossione Sicilia, ha annunciato, al Giornale di Sicilia che depositerà «la lista al procuratore di Palermo a cui ho chiesto di essere sentito», ovvero l'elenco dei deputati dell'Ars a cui la società da lui guidata avrebbe pignorato parte degli stipendi per saldare vecchi debiti non pagati. Riscossione Sicilia svolge nell'Isola le stesse attività di Equitalia a livello nazionale.