MILANO. «Sono ufficialmente candidato alle primarie per chi non l'avesse ancora capito». Con queste parole il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, ha ufficializzato la sua candidatura alle primarie del centrosinistra a Milano. Con una manifestazione al Teatro Franco Parenti, alla quale hanno partecipato cittadini ma anche nomi della politica locale e nazionale, ha preso il via la sua campagna elettorale, con lo slogan «Noi Milano. Beppe Sala primarie 2016». Dopo mesi di incertezza, in cui però si è sempre dichiarato «disponibile» a correre, adesso l'uomo simbolo del successo di Expo corre per davvero per diventare il prossimo sindaco di Milano: «Ci ho pensato molto se fare o meno questo passo, se potevo essere la persona giusta e credo che possa essere così. Questa è la nuova sfida della mia vita in un momento storico per la mia città, Milano».
La raccolta delle firme per partecipare alla competizione delle primarie, iniziata ieri, ha già raggiunto il quorum richiesto di 2 mila firme, arrivando a quota 2.700, con un record di 250 firme raccolte in un quartiere periferico della città, il Giambellino. Presidente del comitato elettorale per Sala è il consigliere regionale ed ex candidato presidente alle regionali Umberto Ambrosoli, che ha parlato di Sala come il candidato «che può cogliere la congiuntura della sviluppo, della crescita e dell'innovazione in una fase in cui la città è cambiata». A festeggiare la discesa in campo c'erano sette assessori della giunta Pisapia che lo sostengono, il coordinatore cittadino del Pd, Pietro Bussolati, il parlamentare Bruno Tabacci, il vice presidente del Pd Ivan Scalfarotto. Ma se molti nel centrosinistra lo sostengono, c'è anche chi mette ancora in discussione il suo appartenere genuinamente e da sempre alla sinistra. Come la coordinatrice di Forza Italia in Lombardia, Mariastella Gelmini, che ha parlato di lui come «un uomo di centrodestra che pagherà le sue ambiguità», o come il consigliere comunale e regionale di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, che lo considera «un trasformista, consigliato alla Moratti per la posizione di direttore generale del Comune».
Questa mattina ai microfoni di Radio Popolare Giuseppe Sala, ha ribadito di considerarsi parte «di una sinistra progressista» e di non sentirsi il «salvatore della patria», tanto che se dovesse essere coinvolto in indagini su Expo si ritirerebbe subito. La corsa alle primarie milanesi da oggi ha quindi un quarto candidato ufficiale, che di aggiunge a Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino e Roberto Caputo, ma anche un logo e uno slogan: «Il 7 febbraio scegli il tuo sindaco».
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