ROMA. «Sopporta ancora una volta», dice a mezzo stampa il Cavaliere a un Renato Brunetta che molti definiscono «furibondo» dopo il colloquio del capogruppo di Fi a Palazzo Madama Paolo Romani al Corsera. E così il Cavaliere è costretto ancora una volta ad intervenire per frenare le liti intestine che paralizzano da mesi Forza Italia, richiamando tutti all'unità in un momento difficile del partito azzurro. Proprio mentre ripartono i rumors parlamentari di nuove fuoriuscite di deputati scontenti verso Verdini. Ma le posizioni diverse di Brunetta e del capogruppo di Fi a Palazzo Madama Paolo Romani rendono bene le due anime che attraversano il partito: fautori della linea dura in asse con Salvini e moderati. Il tutto con le comunali alle porte e le idee non ancora chiare. «Avete sentito il discorso della Boschi? Ah, bisogna ammettere che è stata bravissima...», ha detto Romani commentando l'intervento del ministro per le Riforme ieri in aula. Poi ha aggiunto: «Forza Italia ha bisogno di una direzione nazionale. La chiedo io, la chiede Toti, la chiede Matteoli». Ma anche Romani in queste ore chiede il congelamento delle polemiche ricordando come la cosa importante sia una commissione d'inchiesta sullo scandalo banche. E confermando che Forza Italia è pronta a votare al Senato la mozione di sfiducia al Governo. Se Brunetta sembra accontentarsi della precisazione di Berlusconi («confermo la mia piena fiducia al Presidente Renato Brunetta»), Salvini premette di non volersi intromettere nei turbamenti di Forza Italia ma non manca di esprimere il proprio «apprezzamento» per il lavoro che sta svolgendo Brunetta. E ne approfitta subito il Pd che, con Ettore Rosato mette il dito nella piaga sottolineando come Forza Italia sia «appiattita» su Salvini e sia diventata ormai «la ruota di scorta della Lega». Il Carroccio insiste chiedendo di votare al più presto la mozione di sfiducia al Governo nell'aula del Senato (ma ciò non accadrà prima di gennaio). E mentre il partito sbanda, ci prova Daniela Santanchè a frenare il deragliamento: «l'unità è il nostro valore fondante» per cui «spiace deludere i benpensanti della sinistra: non esiste alcun diktat di Salvini su Forza Italia». L'alleanza del centrodestra «non traballa», le fa eco Salvini.