ROMA. Paragonati alla "primavera di Palermo", gli ultimi mesi sono "l'inverno del nostro scontento". Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, incontrando la stampa parlamentare durante per gli auguri natalizi. "Io ricordo con precisione il momento in cui la società civile, siciliana prima, e nazionale poi, si scoprì fieramente in lotta contro il dominio mafioso. Quel momento in cui Falcone e Borsellino potevano affermare: 'la gente fa il tifo per noi'", ha ricordato Grasso.
"Ricordo - ha aggiunto - che non servivano grandi strutture per tappezzare Palermo di lenzuola bianche, per incontrare i cittadini nelle piazze a manifestare o a unirsi in interminabili catene umane, per sostenere anche solo con un abbraccio o un sorriso 'le donne del digiuno', per raccogliere migliaia di firme e dare al nostro Paese la più bella e innovativa legge sulla confisca e l'utilizzo dei beni confiscati. Se quello era il profumo della primavera di Palermo, gli ultimi mesi sono stati senz'altro 'l'inverno del nostro scontento'".
"Dopo 30 anni di impegno civile, eccezionale per forma, per partecipazione e per risultati - ha proseguito - si vedono crepe troppo profonde in questo mondo a tutti i livelli: nella magistratura, nella politica, nell'imprenditoria, nell'associazionismo. Per questo ho voluto richiamare questo mondo, che è anche il mio, ad una profonda riflessione al proprio interno, anche per non prestare il fianco a chi cerca di cavalcare i singoli scandali per delegittimare una lunga storia di riscatto sociale e morale che va invece difesa con orgoglio".
"Per usare una metafora presa dall'economia, forse è il momento di immaginare una "decrescita felice" nell'antimafia per tornare a privilegiare il contatto umano, l'approfondimento e le proposte concrete rispetto al protagonismo, al sensazionalismo, alla corsa ai finanziamenti, che hanno finito per dare l'idea che ci sia stato un allontanamento dallo spirito originario. Per questo spero che nel corso del prossimo anno si moltiplichino le occasioni di incontro e di riflessione, di dialogo e di confronto, non per lanciare accuse l'uno all'altro, ma per ritrovare insieme nuove forme di impegno. Non mi stancherò di ripetere - ha concluso Grasso - che l'obiettivo è e resta il cambiamento culturale diffuso, la denuncia alle autorità giudiziarie di ogni comportamento illecito, il rifiuto del compromesso, l'isolamento delle mafie, il sostegno alla magistratura che le combatte e la loro definitiva sconfitta con gli strumenti dello stato di diritto".
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