PALERMO. Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, passa indenne alla sfiducia. L'Assemblea siciliana ha respinto la mozione: 50 i voti contrari, 28 i favorevoli, 2 astenuti. E' la terza mozione in tre anni di legislatura che va a vuoto. L'atto era stato firmato dai deputati 5stelle, Forza Italia e Lista Musumeci.
"Dall'aula, che ha respinto la mozione di sfiducia, esco con una maggioranza più ampia". Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, al termine della seduta parlamentare.
"La mozione ha raggiunto il suo scopo: Ncd e Mpa hanno buttato la maschera, d'ora in avanti vanno considerati a tutti gli effetti in organico alla maggioranza". Il Movimento 5 stelle commenta l'esito della sfiducia a Crocetta, respinta. "Non ci aspettavamo miracoli - dicono i deputati 5 Stelle - volevamo soltanto stanare gli ipocriti che predicano male e razzolano anche peggio. Crocetta oggi ha incassato quanto seminato in occasione della spartizione di poltrone e strapuntini, ora ha le mani libere per affossare quel che resta della Sicilia, mentre lui inneggia a successi che vede evidentemente solo lui. Qualcuno lo riporti per terra prima che la Sicilia esali l'ultimo respiro".
FONDI ALLA SICILIA. Intanto, dovrebbero essere appostati in un fondo nazionale disponibile per le Regioni in deficit i 500 milioni di euro che la Sicilia attende dal governo Renzi, dopo che l'emendamento alla legge di stabilità nazionale, approvato in commissione Bilancio alla Camera, ha stanziato per l'isola 900 milioni e non un miliardo e 450 milioni come previsto dall'accordo con lo Stato per ripianare il disavanzo del 2016. Sul fondo nazionale si esprimerà anche la Conferenza Stato-Regioni. "I 500 mln arriveranno - dice il governatore Rosario Crocetta - non ci sono dubbi. E' già stato fissato un incontro per giovedì con il sottosegretario Claudio De Vincenti".
"Neanche un centesimo dei fondi Ue destinati alla Sicilia tornerà a Bruxelles". Crocetta garantisce la certificazione dell'intera spesa entro la fine di quest'anno.
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