PALERMO. La giunta approverà il bilancio regionale domani iscrivendo fra le entrate un miliardo e 400 milioni provenienti dallo Stato. Circa 550 milioni verranno però congelati, in attesa di un ultimo accordo con Roma. E con questo escamotage la manovra - secondo Crocetta e Baccei - può essere varata senza esercizio provvisorio, al massimo entro il 10 gennaio.
Eccolo il piano del governo per recuperare i mesi perduti: il bilancio, almeno in bozza, era atteso per fine ottobre e andrebbe varato entro il 31 dicembre.
La legge di Stabilità nazionale ha stanziato per la Sicilia 900 milioni invece del miliardo e 400 milioni invocato da settembre da Palazzo d’Orleans. Ma Crocetta è stato sabato alla Leopolda. E da lì, dal quartier generale renziano, è tornato «con la sicurezza che avremo gli altri 500 milioni. Me lo ha detto Luca Lotti con cui mi sono a lungo intrattenuto». Da qui il presidente parte per annunciare che «domani la giunta approverà il bilancio. E sarà un testo che conta su un miliardo e 400 di aiuti statali che iscriveremo per intero fra le entrate».
Dal punto di vista tecnico l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha già messo tutto nero su bianco: «Congeleremo spese per 500 milioni, forse 550. Si tratta di somme che verranno sbloccate nel secondo semestre dell’anno. Dopo che, probabilmente in primavera, raggiungeremo l’accordo con lo Stato per gli ultimi finanziamenti che abbiamo chiesto».
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