Mercoledì 18 Dicembre 2024

Berlusconi: "Vince il centro destra unito". E intanto prende tempo su Sallusti

MILANO.  I candidati sindaco del centrodestra saranno scelti in base ai sondaggi di gradimento «in corso». Anche se per Milano quella del direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, «sarebbe una candidatura strepitosa». Silvio Berlusconi prende così tempo sul delicato nodo dei nomi per le comunali. E spiega ai giornalisti la sua linea al termine di una lunga lezione-comizio alla scuola di formazione politica di Lega e Noi con Salvini: dove ha avvertito gli alleati che ciascuno «da solo conta niente» ma favorisce il Movimento 5 Stelle. Con la coalizione, ha detto il leader di FI parlando della candidatura a sindaco di Milano, «dobbiamo vederci la prossima settimana, abbiamo dei sondaggi in corso su tutte le città, a seconda dei risultati ci orienteremo».  A Berlusconi, Sallusti piace. Ma proprio oggi, in un'intervista al Corriere della Sera, il suo consigliere politico Giovanni Toti ha suggerito, se sarà lui il candidato del centrodestra per il dopo-Pisapia, di fare «una campagna inclusiva, che non si chiuda sui temi tipici e nel perimetro di questa coalizione». Guardando cioè anche al centro. I giornalisti hanno chiesto a Berlusconi se Forza Italia stia trascurando la riapertura di un rapporto con Ncd (osteggiato dalla Lega, tanto che Roberto Formigoni dice che così si consegnerà la Lombardia alla sinistra), e la risposta è stata: «qui non si tratta di trascurare qualcuno, ma abbiamo un programma preciso e tutti coloro che convergono su questo programma sono i benvenuti». Al centro congressi della Confcommercio di Porta Venezia, questa volta l'ex premier era ospite dei suoi alleati. Con Salvini assente per influenza, Berlusconi si è preso facilmente la scena e il microfono, trasformando quella che avrebbe dovuto essere un'intervista pubblica in un'antologia della sua storia politica. Ha persino elogiato i leader emergenti del movimento di Grillo: «Di Maio e Di Battista sono perfetti, avercene così...». E ha detto che «vedrebbe bene un governo guidato da Mario Draghi», il presidente della Bce visto col fumo negli occhi dagli euroscettici leghisti, che hanno fischiato. Poi Berlusconi ha dato atto che «Salvini è bravissimo, sa parlare alla gente e dice alla gente quello vuole sentirsi dire». Ma in fin dei conti ha ribadito che «si vince tutti insieme con Forza Italia».

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