PALERMO. Doveva essere la mossa per chiudere il capitolo rimpasto. E invece la nomina di Luisa Lantieri ad assessore alla Funzione pubblica ha dato il via a un’altra crisi di governo. Sicilia Futura, il movimento fondato da Totò Cardinale, passa all’opposizione e l’assessore al Territorio, Maurizio Croce, è pronto a dimettersi. Crocetta avrebbe all’Ars 46 deputati dalla sua parte, uno appena sopra la soglia di maggioranza. Nel tardo pomeriggio Crocetta ha formalizzato la nomina della Lantieri, deputata di Piazza Armerina eletta in Grande Sud (il partito di Miccichè) e poi transitata nel centrosinistra seguendo Lino Leanza in Sicilia Democratica. Già alle 17 Cardinale aveva riunito gli otto deputati di Sicilia Futura, annunciando che questa mossa avrebbe spinto il movimento all’opposizione. Lamenta, Cardinale, che «questa giunta ruota intorno a uno zoccolo duro - Udc, Pd e Ncd - e che noi non siamo mai stati consultati». Fino all’ultimo l’ex ministro ha chiesto a Crocetta di non andare avanti sulla Lantieri: accusata di essere una delle deputate che si è rifiutata di passare nel suo movimento quando, dopo la morte di Leanza, è stata lanciata l’Opa su Sicilia Democratica.