PALERMO. «Non ho mai temuto le elezioni anticipate anche perchè il vice segretario del Pd Guerini era stato abbastanza chiaro, annullando il gioco di chi voleva produrre instabilità. Il nuovo governo politico di fine legislatura che abbiamo definito con la coalizione mi sembra di livello. Ora tutti al lavoro. Con gli assessori elaboreremo il documento da presentare martedì prossimo al Parlamento regionale indicando gli obiettivi di governo che ci poniamo per accelerare ulteriormente la crescita della Sicilia». Lo dice all'ANSA il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, all'indomani della definizione della nuova giunta, la quarta in tre anni. I decreti di nomina degli assessori saranno firmati subito dopo gli adempimenti burocratici. «Per i riconfermati i tempi saranno forse più stretti, comunque tutti si metteranno subito al lavoro», afferma Crocetta. Che tra le linee programmatiche del documento che sarà presentato all'Ars anticipa «misure per il sostegno alle imprese e per l'occupazione, oltre alla riforma della pubblica amministrazione che deve servire ad accelerare le politiche di sviluppo e non rallentarle». L'obiettivo del governatore è sostenere la crescita della Sicilia, «con interventi per spingere il Pil che dopo una lunga fase di recessione quest'anno chiuderà a +0,4% e l'anno prossimo è previsto un ulteriore +1%». «Chi ha parlato di pasticcio a proposito del mio annuncio della squadra è stato smentito dai fatti. L'ho fatto per accelerare un percorso difficile, perchè è chiaro che in qualsiasi progetto collettivo ognuno mette qualcosa e rinuncia a qualcos'altro. Non potevo tenere bloccata una discussione aperta nell'alleanza, poichè era inconcepibile per il popolo siciliano». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, rispondendo all'ANSA sulle polemiche esplose all'interno della maggioranza subito dopo avere comunicato, l'altro ieri, i nomi dei nuovi assessori, mossa che aveva irritato il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti. «Se non avessi accelerato - aggiunge il governatore - invece di migliorare l'intesa avremmo rischiato di creare più incomprensioni. Gli assessori designati sono stati scelti tutti con i partiti, salvo il mio vice presidente, Mariella Lo Bello come era giusto e tra l'altro mai messo in discussione da alcuno. È stato fatto un bel passo in avanti, in politica si fa sintesi». Per Crocetta adesso «non esistono più gruppi singoli di deputati che fanno un'Opa sul governo, ma esiste una coalizione». Il governatore ringrazia l'area che fa riferimento a Giuseppe Lupo «per non avere messo veti sui Beni culturali» e «l'avvocato Antonio Fiumefreddo», indicato in prima battuta da Crocetta e poi ritiratosi, «per avere colto la necessità che avevano di fare un governo politico nell'attuale fase di legislatura, gli sarà sempre a fianco nelle battaglie importanti che conduce per la trasparenza e la legalità». Sull'assessore uscente Cleo Li Calzi, anche lei inserita nella prima lista e poi esclusa, Crocetta dice: «Mi ha comunicato che aveva un senso se la riconfermavo al Turismo ma in un governo politico è chiaro che le deleghe sono frutto anche di accordi di maggioranza, apprezzo la sua fedeltà all'amministrazione». La designazione dell'ultimo assessore nella nuova giunta «sarà frutto del dialogo dei prossimi giorni e del confronto con le segreterie regionale e nazionale del Pd, tenendo presente che vanno rispettate tutte le sensibilità interne ed esterne al Pd e che un progetto politico ha bisogno della partecipazione di tutti con un grande spirito di collaborazione». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, parlando della nuova giunta di governo. «Ringrazio il mio segretario del mio partito, Fausto Raciti, per il lavoro svolto, il sen. Gianpiero D'Alia per il contributo che ha dato e le forze minori per il senso complessivo di responsabilità che stanno dimostrando», aggiunge Crocetta. Che rispetto agli assessori non confermati conclude: «Ho vissuto con sofferenza la loro mancata conferma, ma credo che tutti quanti abbiano compreso che la necessità di creare un governo stabile di fine legislatura imponeva le scelte che abbiamo fatto; mi sentirò con ognuno di loro per continuare il rapporto di collaborazione».