PALERMO. Con 37 voti a favore, 9 astenuti e nessun voto contrario l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la norma che stanzia circa 16 milioni di euro per i lavoratori forestali. Gli operai negli ultimi giorni avevano organizzato manifestazioni per protestare contro l'annuncio della mancanza di fondi per coprire il pagamento delle giornate lavorative. Alcuni "pezzi" della maggioranza non hanno partecipato al voto, erano invece presenti deputati della minoranza (Forza Italia, Lista Musumeci, Pid-Grande Sud e Pds-Mpa) che hanno dichiarato partecipare per "senso di responsabilità" e per garantire il numero legale. I parlamentari del Movimento 5 Stelle non erano in aula. I fondi recuperati con questa norma (10 milioni dal fondo di riserva per la sanità e 6 milioni dai capitoli di bilancio dell'assessorato Agricoltura) serviranno a far ripartire l'attività del bacino composto da circa 24 mila persone in Sicilia. E' necessaria però una delibera del Cipe, che dovrebbe riunirsi nei prossimi giorni, per sbloccare le ulteriori somme del Fondo di coesione sociale (circa 70 milioni) per garantire le giornate lavorative fino alla fine dell'anno. I sindacati: la lotta paga ma ora sblocco delibera Cipe. "La lotta dei lavoratori paga". E' il commento dei segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali Salvatore Tripi, Fabrizio Colonna e Gaetano Pensabene dopo l'approvazione della noma che stanzia 16 milioni per i forestali. Ma i sindacati avvertono: "E' chiaro - dicono - che serviranno a coprire solo 10 giornate di lavoro. Diventa quindi fondamentale lo sblocco della delibera Cipe per l'assegnazione delle risorse e auspichiamo che su questo tema ci sia adeguata sensibilità istituzionale e solerzia". Flai Fai e Uila concludono dicendo che "l'attenzione alla vertenza resta massima con l'obiettivo di dare certezze ai lavoratori e alle loro famiglie". Cna: la Regione ascolta la piazza e dimentica le imprese. "Ancora una volta la Regione si dimostra pronta e attenta alle grida della piazza, mentre continua a rimanere sorda agli interessi legittimi dei siciliani e di imprese e artigiani che lavorano e producono". Lo dice Giuseppe Cascone, presidente della CNA Sicilia (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) dopo l'approvazione da parte dell'Ars della legge sui forestali. "Non c'è un governo e in particolare da mesi - aggiunge - non c'è un assessore alle Attività produttive; le strade, le autostrade e le ferrovie continuano ad essere intransitabili, impedendo il normale esercizio delle attività economiche e di impresa; gli appalti pubblici sono nella paralisi per colpa di un pasticcio legislativo figlio dell'approssimazione del governo e dell'Ars; Città Metropolitane che franano e restano senza acqua. Di fronte a tutto questo invece della 'promessa rivoluzione' arrivano indagini e sentenze che scoperchiano un panorama inquietante di malaffare e corruzione ai più alti livelli. Così con si può andare avanti - conclude Cascone - c'è un clima insopportabile che soffoca il mondo delle imprese oneste e degli artigiani: serve un cambiamento radicale e serve un governo autorevole, oppure si torni subito al voto".