Lunedì 23 Dicembre 2024

Mattarella sull'Expo: "Le attese sul futuro non siano deluse"

MILANO. L'Expo è stata prova di unità sotto  molti profili. Anche per questo ha avuto successo. Ora la  responsabilità comune si proietta sul futuro. Sul futuro dei  progetti avviati nell'Esposizione. Sulla valorizzazione  dell'area espositiva. Tante sono le attese: non possono andare  deluse. Expo continua a essere un'opportunità ed una sfida. Il  sistema economico e il sistema politico sono chiamati a un salto  in avanti». Lo scrive il Presidente della Repubblica Sergio  Mattarella in un intervento in prima pagina sul Sole 24 Ore in  cui definisce Milano «locomotiva economica e laboratorio  civile». «Dobbiamo far crescere la qualità: nella vita pubblica come  nel mercato. Milano può essere di stimolo in questo: rafforzando  il dialogo e la sinergia tra università e impresa, tra ricerca e  società, affinchè tutti traggano vantaggio dalla spinta  all'innovazione», prosegue il Capo dello Stato. «Veniamo dalla  più lunga e grave crisi dal dopoguerra e avvertiamo finalmente  segni di ripresa. Dobbiamo lavorare insieme per rafforzare gli  indici positivi e trasformarli in opportunità per tutti, a  cominciare dai più giovani. Per far questo è necessario che  tanti lavorino alle connessioni».   «L'impresa ha bisogno di una pubblica amministrazione  rinnovata ed efficiente», evidenzia Mattarella. «La qualità  della vita sociale dipende anche da una giustizia più rapida e  che funzioni bene. La fruizione di nuovi diritti richiede una  maggiore consapevolezza dei doveri. Puntare alla crescita della  domanda interna impone una riduzione delle diseguaglianze».     Adesso «si apre una nuova stagione nella quale dobbiamo  essere più consapevoli del nostro valore e delle nostre risorse,  con un senso maggiore del bene comune», scrive Mattarella,  secondo cui «Milano può svolgere un ruolo di stimolo per  l'integrazione europea. C'è ancora poca Europa nella nostra  Unione. Invece l'Europa è il nostro destino, il luogo che ci ha  consentito di portare nel mondo globalizzato i nostri valori, i  nostri interessi, il nostro modello sociale».

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