PALERMO. L’ora X a Palazzo d’Orleans è fissata per domani. Crocetta ha dato 48 ore agli alleati per siglare un nuovo patto politico in grado di portare il governo a fine legislatura. Ma dietro questa scadenza ci sono passaggi e posizionamenti che animano lo scacchiere. Oggi a Palazzo d’Orleans arriverà il segretario del Pd, Fausto Raciti, che spera nel frattempo di aver anche segnali da Roma sulla disponibilità a non chiudere i rapporti col governo regionale. In quel caso Raciti metterà la sua firma sull’operazione che porta all’azzeramento degli assessori. E automaticamente Crocetta, Raciti e D’Alia (che questa mossa ha invocato) metteranno alle corde i renziani di Davide Faraone. Perchè una volta tolta la delega agli attuale assessori, rientrare in giunta significherebbe ufficialmente dichiarare il sostegno a Crocetta. Cosa che i renziani hanno escluso chiedendo invece elezioni anticipate. Ecco perchè Crocetta ieri ha ripetuto il suo aut aut: «Chi non ci sta e pensa alle elezioni ha il dovere di ritirare i propri assessori. Per non personalizzare lo scontro ho lanciato il metodo dell’azzeramento: ogni partito mi deve dire su quale programma lavoreremo. Non ci possono essere però forze politiche che premono per affossare il governo». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE