Venerdì 22 Novembre 2024

Inceneritori in Sicilia, M5S: “Ecco il piano Crocetta, ce ne saranno sei”

PALERMO. A Catania e a Palermo, poi nel Messinese e infine nel comparto Ragusa-Siracusa, Enna,-Caltanissetta e Agrigento-Trapani. Il governo regionale, dice il Movimento 5 Stelle risponde così a Renzi che chiede alla Sicilia la realizzazione di “termovalorizzatori”. Da definire la precisa localizzazione “ma – afferma il presidente della commissione Ambiente, il Cinquestelle Giampiero Trizzino - non è peregrina l'idea che possano essere realizzati nei pressi delle discariche, a Bellolampo, per esempio, per quanto riguarda Palermo e a Motta per quanto riguarda Catania. Di certo c'è che corriamo il rischio di veder puntellata l'Isola di impianti che guardano al passato e che rischiano di avvelenare il futuro. Crocetta disconosce le parole 'recupero dei materiali'. Dovunque i rifiuti vengono valorizzati con la raccolta differenziata, in Sicilia si segue la strada opposta”. Dei sei inceneritori, i due più grandi, con potenzialità non superiore a 200.000 tonnellate verrebbero realizzati a Palermo e a Catania, gli altri quattro, con potenzialità compresa tra le 60.000 e le 80.000 tonnellate, negli altri comprensori. “L'intenzione della Regione - continua Trizzino - è chiarissima: costruire inceneritori, mantenere attive le discariche esistenti e fare pagare il conto ai cittadini. Nei documenti del governo viene imputata questa scelta ai i bassi livelli di raccolta differenziata. Ma di chi è la colpa, se non del governo? Perché dobbiamo pagare con la nostra salute e con le nostre tasche una scelta folle di una falsa politica ambientale?”. Per stoppare gli inceneritori il M5S annuncia barricate che cominceranno all'Ars: “Abbiamo depositato – racconta Trizzino - due proposte di legge. La prima, condivisa con l'assessore all'energia Vania Contrafatto, che migliora l'eco-tassa rendendola più aderente ai costi attuali di conferimento dei rifiuti in discarica e, allo stesso tempo, premia i comuni che raggiungono più alti livelli di raccolta differenziata. La seconda proposta di legge, invece,  prevede il divieto assoluto di incenerimento in tutto il territorio regionale e una serie di meccanismi per incentivare e spingere il recupero dei materiali, come le procedure semplificate per la costruzione delle piattaforme di raccolta e trasformazione, i centri di riuso, le eco-banche obbligatorie presso i grandi supermercati, le banche alimentari e la tariffa puntuale obbligatoria”.

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