
PALERMO. Crocetta perde tutti i deputati del Megafono. I tre parlamentari iscritti al movimento fondato dal presidente della Regione - Antonio Malafarina, Marco Forzese e Giovanni Di Giacinto - sono passati al Psi.
I socialisti tornano così a essere una forza di grande peso all’Ars, che può contare anche su Nino Oddo e Antonio Venturino. Era dalla stagione pre-tangentopoli che la pattuglia socialista non era così forte in Assemblea regionale. E solo una volta, nel 2006, il partito riuscì a eleggere tre deputati.
La decisione dei tre deputati ex Megafono è stata presa ieri sera in una riunione a cui hanno partecipato il presidente nazionale del partito Carlo Vizzini e tutti i leader provinciali.
Formalmente il gruppo all’Ars manterrà il nome di Megafono-Pse. Ma è solo una formalità, segnalano i socialisti. Tra l’altro, sia Malafarina che Forzese hanno fatto qualche giorno fa una conferenza stampa in cui prendevano le distanze dal Megafono definendolo «un progetto finito».
Persone:
5 Commenti
zoppo
14/10/2015 16:19
Presidente non sei più credibile la cosa più importante che deve fare e dimettersi e dare la parola agli elettori
roberto1
14/10/2015 16:25
Riprende forza il Psi si rivede in mezzo e a questo punto anche fortemente Vizzini, non ho proprio parole, ricompaiono dalle ceneri in un tentativo di ritorno al passato, non ho proprio parole a leggere questa new
14/10/2015 17:51
Il PSI non è il passato, è l'Eterno.
antonino
14/10/2015 16:56
Girala comu vuoi sempri pasta e cuccuzza è. Tanto un posticino al Sole lo trovano sempre. Che ....... .
galapagos
14/10/2015 17:52
Anziché 'Partito Socialista' - per quel che può valere - si può chiamare anche 'Partito a strisce e pallini' o 'Partito del cucù', come l'orologio...
Pietrol
14/10/2015 21:22
E' proprio vero che al peggio non c'è mai fine.Ma come si fa a votare persone che hanno come unico obiettivo l'interesse personale? e poi Vizzini uomo per tutte le stagioni che, pur non avendo fatto niente di significativo per la Sicilia e l'Italia come tanti altri "personaggetti", continua ad occupare la scena politica. A quando un bel ricambio?