LAMPEDUSA. «Lampedusa può diventare il simbolo di una riscossa dell'Europa, dopo essere stata a lungo la frontiera della speranza e della solidarietà». Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, in occasione della «Seconda Giornata della Memoria e dell'Accoglienza» in ricordo del naufragio di migranti del 3 ottobre 2013 a largo di Lampedusa. «Lampedusa può diventare il simbolo di una riscossa dell'Europa, dopo essere stata a lungo la frontiera della speranza e della solidarietà». Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, in occasione della «Seconda Giornata della Memoria e dell'Accoglienza» in ricordo del naufragio di migranti del 3 ottobre 2013 a largo di Lampedusa. Il naufragio del 3 ottobre 2013 che costò la vita ad un numero «spaventoso» di migranti ci ha posto «di fronte alla vergogna di una strage immensa, che non si riuscì a evitare» ma di cui si fece carico la gente di Lampedusa che «prestò generosamente i primi soccorsi, salvando decine e decine di naufraghi». Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un messaggio inviato al sindaco dell'Isola, Giusi Nicolini in occasione della Seconda Giornata della Memoria e dell'Accoglienza. «Gli uomini della Capitaneria di Porto e della Marina italiana, come è accaduto in tantissime occasioni, si prodigarono, con professionalità e solidarietà, per strappare alla morte altri uomini, donne, bambini. Gli atti di umanità compiuti in quella e in successive circostanze costituiscono un motivo di orgoglio per l'intero Paese, ma la nostra coscienza - osserva il Capo dello Stato - continua a sentirsi interrogata dal dolore di profughi in fuga, dalla violenza dei trafficanti di esseri umani, dal carattere epocale dei nuovi flussi migratori».