ROMA. «Bisogna far correre il Paese. Le opere si faranno, le risorse ci sono ma deve accelerare la macchina amministrativa, specialmente al Sud perchè altrimenti non recuperiamo i ritardi e vanifichiamo i segnali di ripresa che ormai si vedono anche nel Mezzogiorno». Lo afferma al Mattino il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che alla domanda su che cosa voglia dire in concreto far correre il Mezzogiorno nel suo settore, spiega: «Vuol dire consegnare entro le prossime 3-4 settimane i lavori preliminari delle linee ferroviarie Napoli-Bari-Taranto e Catania-Messina-Palermo. Vuol dire avviare subito i cantieri e utilizzare le risorse che abbiamo previsto nel Programma operativo concordato con l'Europa e negli stanziamenti già decisi in precedenza. Abbiamo investito 7-8 miliardi in queste opere, siamo pronti a spenderli». «La gente si accorgerà molto presto - osserva - che sull'Alta velocità al Sud non scherziamo. Così come si renderà conto che gli impegni per velocizzare la linea Adriatica e la Tirrenica saranno portati a termine nei temi previsti». Sul perchè sia contrario all'uso ferroviario dell'eventuale Ponte sullo Stretto, Delrio aggiunge: «Ribadisco quanto ho già detto dopo l'approvazione della mozione alla Camera. Il governo valuterà l'opportunità di riesame della proposta, com'è giusto che sia, ma in questa fase abbiamo il dovere di concentrarci su opere prioritarie, strategiche. E quelle che ho ricordato lo sono a tutti gli effetti».