ROMA. Il miliardario americano George Soros ha per le prospettive italiane "buone speranze". "Matteo Renzi - dice intervistato dal Corriere della Sera - è riuscito a introdurre dei cambiamenti importanti nel mercato del lavoro. Adesso sta affrontando il problema dei crediti incagliati e delle sofferenze nei bilanci delle banche, e dopo questo passaggio l'economia italiana potrebbe in realtà crescere più in fretta del resto d'Europa". Soros rileva che l'economia europea "sta migliorando, se la ripresa non verrà danneggiata da nuovi episodi di instabilità finanziaria" come nelle ultime settimane, ma non può affidarsi troppo alla politica di espansione monetaria della Bce: "Serve una politica di bilancio espansiva, che sostenga la ripresa. Del resto la soluzione alla crisi migratoria, e persino la soluzione alla crisi ucraina e alla minaccia rappresentata dalla Russia, richiedono che l'Europa faccia degli investimenti seri". "La crisi migratoria minaccia di distruggere l'Unione Europea", aggiunge: "Angela Merkel ha dimostrato di essere una vera statista, perché ha capito quanto sia critica la questione migratoria. Senza una politica realmente europea su questo fronte, il fatto che ogni Paese si muove per proprio conto potrebbe distruggere l'Unione", ha già distrutto Schengen "e il mercato unico sulla libertà delle merci attraverso le frontiere europee può essere la prossima vittima". Il finanziere di origini ungheresi sottolinea che sul tema dell'accoglienza "oggi l'agitarsi più vuoto e inutile mi pare sia in Francia e in Gran Bretagna", l'Europa "ha bisogno di un milione di nuovi arrivi ogni anno. E i Paesi che ne accoglieranno di più, sono quelli che cresceranno di più in futuro".