PALERMO. È stato approvato in commissione Attività produttive all'Ars il disegno di legge «modifiche e integrazioni delle norme per la protezione, la tutela e l'incremento della fauna selvatica, e per la regolamentazione del prelievo venatorio», la cosiddetta «legge sulla caccia». Il ddl, sottoscritto da numerosi parlamentari, è stato approvato in commissione con la sola astensione del M5S. «Abbiamo fatto un buon lavoro - dice Bruno Marziano, presidente della commissione Attività produttive - l'impianto della legge è 'neutrò nel senso che non ha l'obiettivo di sposare una tesi piuttosto che un'altra, ma tende a rendere governabile una materia di grande impatto sociale ed ambientale. Durante l'iter di discussione in commissione abbiamo ascoltato le associazioni venatorie, trovando un equilibrio condiviso tra i diversi punti di vista. Si tratta di modifiche scritte sulla base della giurisprudenza civile, amministrativa e costituzionale degli ultimi anni, rese necessarie dal momento che l'attuale legge ha posto più volte problematiche che hanno portato a ricorsi al giudice amministrativo rispetto ad esempio alle modalità, ai tempi ed alle specie cacciabili». «Il ddl - conclude Marziano - prevede anche altri aspetti importanti come l'estensione di attività di cinofilia nonchè lo sviluppo di iniziative turistiche e alberghiere legate alle attività venatorie nei piccoli centri siciliani». Il ddl passa adesso direttamente all'esame dell'aula.