Lunedì 23 Dicembre 2024

Renzi: ancora sgravi sulle assunzioni ma solo nelle regioni del Sud

ROMA. «Nel 2015 chi assume non paga contributi, o meglio li paga lo Stato: è una misura spot che puoi fare un anno. L'ipotesi ora è farla proseguire un altro anno solo per il Mezzogiorno». Così il premier Matteo Renzi a Porta a Porta parlando delle misure allo studio del governo in vista della legge di stabilità. Stiamo ragionando su alcune proposte» per il Sud. «C'è chi suggerisce di usare il credito di imposta, che è già stato utilizzato, per il  Mezzogiorno: una forma di fiscalità agevolata per chi investe. Avrebbe un importo di un paio di miliardi, secondo le stime». «O l'Italia riparte o non riparte. Dall'ultimo governo Berlusconi a oggi si è perso un milione di posti di lavoro. I 247 mila posti mi fanno piacere ma sono ancora pochi. C'è una parte del settore come ad esempio l'edilizia che ancora non è ripartito, uno pò per colpa nostra, troppa complessità nella pubblica amministrazione. E poi io spero, penso e credo che togliere Imu e Tasi abbiano un effetto psicologico sul mattone». TASSA SULLA PRIMA CASA. "Il 16 dicembre sarà l'ultima volta in cui si paga la tassa sulla prima casa. La prima casa tornerà ad essere esentata dalle tasse, uno ha lavorato 30 anni e ha fatto un mutuo è giusto che sulla prima casa non paghi nulla".  "L'economia sta meglio - ha detto -, dobbiamo dare messaggi di serenità, noi stiamo ripartendo e dopo tre anni con il segno meno ora l'Italia torna con il segno più". "Noi abbiamo tolto Imu e Tasi e daremo ai sindaci un assegno corrispondente, non facciamo un'operazione per cui noi togliamo e i comuni aumentano. L'idea è che in Italia si è pagato troppo, le tasse le devono pagare tutti, ma l'idea che le tasse sono bellissime è forse nei paesi dove sono basse. Da noi il messaggio deve essere riduzione: dalla casta ed infatti abbiamo messo un tetto ai manager pubblici ai corpi di polizia da da 5 a 4". «Trovo giusto che non si paghino le tasse sulla prima casa, ma chi ha la seconda, la terza o quarta è giusto che paghi le tasse». PENSIONI. «Dobbiamo trovare un meccanismo per cui chi vuole andare in pensione un pò prima rinunciando a un pò di soldi possa farlo, il problema è quanto prima e quanti soldi». «Spererei di farlo nelle prossime settimane e mesi. Sono ottimista ma per lo stato deve essere a somma zero». «Alla festa dell'Unità ho parlato con un'ostetrica disponibile a rinunciare fino al 30% dello stipendio pur di andare prima in pensione, un'altra persona però diceva di essere disponibile a rinunciare al massimo al 10%. La discussione è complessa e complicata perchè in passato si è fatta un pò troppa confusione», afferma il presidente del Consiglio. «Io offrirei agli italiani una possibilità: se siete disponibili, si può introdurre flessibilità ma per lo stato deve essere a somma zero. Lo stato non deve guadagnarci ma non avere esborso maggiore, per non penalizzare le nuove generazioni. Sono ottimista su questo», sottolinea. «Sulle pensioni siamo partiti e ci siamo fermati? No, non siamo nemmeno partiti per un principio di buon senso: negli ultimi anni in troppi hanno messo bocca e mano sulle pensioni ma si annuncia una cosa sulle pensioni solo quando siamo sicuri di farla». «Due miliardi sono arrivati il primo agosto però l'abbiamo comunicata solo quando cotta e mangiata», sottolinea.

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