ROMA. «Occorre puntare su ricerca, investimenti e mezzogiorno», pensando a nuovi e più robusti incentivi. È il «focus» su cui il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi, come spiega in un'intervista alla Stampa, si sta concentrando insieme al dicastero dell'Economia. Guidi guarda ai «positivi» dati italiani: «L'Italia ha ricominciato a crescere nella media dei paesi Ue, cosa che non succedeva da tempo, e finalmente ci sono anche segnali di ripresa sul fronte del mercato interno. Basta guardare ai numeri del turismo, dei servizi e della grande distribuzione. Certo sono primi segnali, ma incoraggianti». «La crescita che abbiamo - spiega - è dovuta essenzialmente al fatto che il Paese ha invertito il trend e che le riforme del governo stanno iniziando a dare i loro frutti facendo salire la fiducia e spingendo i consumi». «Dal taglio dell'Irap all'introduzione del Jobs Act sono state fatte cose che solo fino a qualche anno fa sarebbero state impensabili. Quanto al futuro stiamo già lavorando ad alcune proposte che abbiamo iniziato a valutare assieme al ministero dell'Economia, e che ovviamente il premier già conosce. Non sono ancora in grado di dare cifre definitive ma penso che nella prossima legge di Stabilità vadano inserite alcune misure di stimolo su tre precisi filoni: ricerca e sviluppo, investimenti e Mezzogiorno. È su questi tre capitoli che bisogna immettere nuove risorse: vuoi per potenziare misure già esistenti e che hanno già dato buoni risultati, vuoi per immaginarne delle più efficaci». Quanto al ddl concorrenza, Guidi confida che «entro fine anno si riesca a chiudere».