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Amnistia, stop di Alfano: "I condannati in carcere fino a fine pena"

"Il Santo Padre fa il pastore di anime, io come ministro dell'Interno non posso non ricordare che dietro ogni condannato c'è almeno una vittima a cui lo Stato deve rispetto", ha aggiunto il ministro

ROMA. Si accende il confronto politico sull'amnistia dopo le parole dell'altro ieri di Papa Francesco che in una lunga lettera a monsignor Fisichella ha fatto un riferimento al fatto che durante il Giubileo ci sono stati in passato provvedimenti di clemenza come l'amnistia. Il presidente del Senato Pietro Grasso in nottata da New York fa un riferimento alla necessità che il parlamento metta mano a questa materia. In commissione Giustizia a Palazzo Madama, tra l'altro, sono incardinati da tempo ddl su questo argomento. E mentre il leader radicale Marco Pannella ringrazia Francesco la Lega promette barricate se l'ipotesi di un atto di clemenza dovesse farsi largo. Ma arriva un netto stop di Alfano. Il ministro dell'Interno dice deciso: "Dobbiamo fare in modo che le carceri siano luoghi di rieducazione ma chi è condannato resti in carcere fino all'ultimo giorno".

Grasso, Parlamento affronti questo tema - ''E' venuto il momento che il Parlamento inizi ad affrontare questo tema'': cosi' il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha commentato l'idea lanciata da Papa Francesco per un'amnistia nell'anno del Giubileo. ''Il parlamento - ha spiegato quindi Grasso - deve decidere se una legittima aspirazione della Chiesa possa diventare un fatto politico rilevante''.

Il grazie di Pannella - Marco Pannella ringrazia Papa Francesco per le parole sull'amnistia e il Giubileo, "per la responsabilità che si è assunto pronunciandole" e definisce il modo in cui il Papa è intervenuto di "Commovente gravità". "Credo - aggiunge - tu stia dando un contributo straordinario che muove e commuove la nostra specie e il mondo nel quale viviamo". Pannella ringrazia Francesco per aver messo in evidenza la parola "responsabilità" e per l'idea di questa "grande amnistia" con una "serie di assoluzioni".

Salvini, la rifiuto con tutte le forze - "La grande amnistia la rifiuto con tutta la mia forza. L'Italia ha bisogno della certezza della pena, chi sbaglia paga. Se qualcuno è stato condannato a dieci anni di carcere, non è che, perché c'è il Giubileo, esce cinque anni prima e ricomincia a stuprare, rapinare o spacciare". Lo ha detto a Sky TG24 Pomeriggio il leader della Lega Nord Matteo Salvini, commentando la proposta di Papa Francesco di concedere un'amnistia in occasione del Giubileo. "Con tutto il rispetto per il Papa, da amministratore pubblico ritengo che, se vieni condannato a dieci anni di galera, stai in galera fino all'ultima ora dell'ultimo giorno della tua pena".

Lo stop di Alfano - "Dobbiamo fare in modo che le carceri siano luoghi di rieducazione ma chi è condannato resti in carcere fino all'ultimo giorno. E se i posti non bastano - ha concluso - ne costruiamo di altri". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha risposto a una domanda a Milano sulla proposta di amnistia lanciata da Papa Francesco. "Il Santo Padre fa il pastore di anime, io come ministro dell'Interno non posso non ricordare che dietro ogni condannato c'è almeno una vittima a cui lo Stato deve rispetto", ha aggiunto il ministro.

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