Lunedì 18 Novembre 2024

Giannini: il grosso dei trasferimenti
dalla Sicilia verso Nord

ROMA. "Il grosso dei trasferimenti sarà dalla Sicilia verso il Nord, soprattutto in Lombardia, e dalla Campania non solo verso il Settentrione ma anche nel Lazio, polo attrattivo Roma e dintorni". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini riferendosi alla fase B delle assunzioni, quelle comunicate stanotte. "Complessivamente la mobilità su 100.000 assunzioni è tra il 10 e il 15%. Un dato fisiologico - ha fatto notare il ministro Giannini - in un Paese molto lungo e con un forte squilibrio di posti" ha fatto notare il ministro Giannini ribadendo che il fatto che ci siano più posti a Nord, soprattutto per certe discipline, e più insegnanti abilitati al Sud in alcune materie "è un dato ineludibile". Il ministro ha comunque aggiunto che per i 55.000 insegnanti che restano da assumere entro novembre, "secondo stime attendibili ci sarà una mobilità ridottissima, intorno al 5-6%" "Abbiamo rafforzato molto la secondaria di primo grado - ha sottolineato il ministro dell'Istruzione -: 11.000 insegnanti assunti sono per le scuole Medie, il doppio degli assunti dello scorso anno". Dei 38 mila insegnanti assunti finora "uno su due ha meno di 40 anni e l'87,3% è donna". Circa 7 mila docenti in mobilità da sud a nord, più o meno lo stesso numero dell'anno scorso con una significativa differenza: lo scorso anno questi docenti erano supplenti, quest'anno hanno un posto fisso. "Un secondo blocco di assunzioni - ha aggiunto Giannini, che partiranno giuridicamente il primo settembre, saranno fatte entro la prima metà di novembre: 55 mila i posti di docenza per il potenziamento, circa 7 insegnanti in più per ogni scuola". "Inauguriamo il nuovo anno con già in atto le novità previste dalla Buona Scuola, ideata da Matteo Renzi e dal ministro Stefania Giannini. Abbiamo finalmente dato un taglio al precariato storico nella scuola": così il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone, in visita a Grosseto al polo universitario riferendo anche che "ogni scuola avrà risorse in più da spendere, circa 25-30 mila euro per ogni circolo didattico. Risorse che favoriranno l'autonomia, il vero motore di ogni realtà. Grazie alle risorse anche i contributi delle famiglie diventeranno veramente volontari".

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