ROMA. «Ieri ho fatto un salto alla festa regionale dell'Unita dell'Emilia Romagna. Ho ringraziato i volontari di quella festa - e simbolicamente tutti i volontari dalle cucine ai circoli di tutta Italia - senza fare comizi ma dicendo grazie a chi fa volontariato e militanza. Come sempre la nostra gente è molto più avanti di noi. Non ho sentito discussioni su questioni tipiche degli addetti ai lavori sui media. Ma tanta insistenza su tasse, pensioni, lavoro. E soprattutto tante mamme, tanti papà, che mi dicevano: 'Tieni botta, noi ci siamo, è in ballo il loro futurò indicando i propri figli».
Così il premier Matteo Renzi, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook. «È la stessa cosa che mi hanno detto in piazza, nel paese dove sono cresciuto, Rignano, quando ci sono tornato per la prima volta dopo qualche anno a prendere un caffè - nel bar di sempre - ieri mattina. C'è un'Italia bella e profonda - aggiunge - che non segue tutti i lanci di agenzia con il fervore dei politici che chiede un'Italia più semplice. Che si fida di quello che stiamo facendo. E che vorrebbe che facessimo ancora più veloce, senza incertezze. Questa Italia ha voglia di futuro, non della palude degli ultimi anni. E si sente parte di un progetto per il quale ciascuno fa un pezzettino di strada. La frase ripetuta come un mantra ieri era 'Tin bota', tieni botta. Certo che teniamo botta. Questo Paese non merita dibattiti autoreferenziali ma entusiasmo e coraggio. Noi ci siamo. E teniamo botta», conclude Renzi.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia